CONSORZIO DI BONIFICA, IL DIRETTORE GENERALE REPLICA ALL’ON. RAGUSA

“E’ vero quello che dice Einstein, la mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”.

Si affida all’ironia il direttore generale del consorzio di bonifica n.8 di Ragusa, Giovanni Cosentini, nel replicare alle accuse che gli sono state rivolte dal deputato regionale Orazio Ragusa. “Abbiamo letto più volte le confuse esternazioni, destituite da ogni fondamento, con cui il parlamentare all’Ars trova con facilità soluzione alle enormi difficoltà rappresentate dall’utenza agricola del territorio ragusano a seguito dei ruoli emessi dall’ente consortile. Infatti, stando alle affermazioni dell’on. Ragusa, la decisione di emettere ruoli peraltro “quadruplicati” sarebbe da ricercare nel mancato impegno da manager del sottoscritto il quale, sempre a dire dell’on. Ragusa, si sarebbe limitato esclusivamente “a prendere atto delle somme in entrata ed in uscita” piuttosto che individuare soluzioni utili a garantire la competitività dell’ente, evitando così di incidere sulle tasche degli agricoltori. L’on. Ragusa, più illuminato che mai, continua sostenendo che la Regione, per sopperire al graduale disimpegno finanziario nel tentativo di riequilibrare le proprie casse, non ha indicato la strada dell’incremento dei ruoli a carico dell’utenza. Ci permettiamo di affermare, caro on. Ragusa, che la Regione non ha certamente individuato strade alternative. E aggiungiamo inoltre che risulta incomprensibile il disagio dei lavoratori consortili a chi, da troppi anni, percepisce indennità di oltre 15mila euro al mese, tutto ciò a carico della collettività, in qualità di deputato regionale. Capiamo tutto questo attivismo dell’on. Ragusa, essendo impelagato in una difficilissima campagna elettorale a Scicli. Lo preghiamo, però, di non strumentalizzarci. Vada a spiegare agli elettori cosa ha fatto per il consorzio di bonifica di Scicli. Se soffre di amnesia glielo suggeriamo noi: niente”.

 

“Speriamo, altresì, che le suddette affermazioni non siano state assunte alla base della decisione favorevole e convinta dello stesso on. Ragusa – continua Cosentini – in occasione della votazione dell’art. 47 della finanziaria che ha determinato di fatto la fine dei consorzi di bonifica, la tragica condizione familiare di centinaia di famiglie e l’inaccettabile ed eccessiva pressione nelle tasche degli agricoltori. Questa è la triste realtà. Le entrate dei consorzi di Bonifica in Sicilia derivavano, come disposto dalla L. R. 45/95, dalla stessa Regione, con un contributo pari al 95% del fabbisogno complessivo e per la differenza dalla emissione dei ruoli irrigui ed idraulici a carico dell’utenza. Oggi, il suddetto impianto gestionale è stato modificato proprio dalla norma regionale dall’on. Ragusa votata e che prevede il totale azzeramento del contributo regionale nel 2021. Ricerche di finanziamenti in ambiti diversi da quelli previsti dalla legge non sono ammissibili. L’on. Ragusa, poi, nel vano tentativo di far contenti tutti, sottolinea persino la mancata assunzione da parte del consorzio dei lavoratori stagionali vincitori di sentenze di primo e secondo grado. Voglio ricordare che le assunzioni dei suddetti lavoratori sono state determinate dalla Regione con L. R. 4/2003, L. R. 4/2006, L. R. 14/2010 ecc., erogando altresì il 100% della copertura finanziaria occorrente. Oggi, per gli stessi soggetti, qualora assunti, proprio come l’on. Ragusa auspica ed afferma a seguito delle sentenze emesse dalla magistratura, la Regione, come già precisato, non erogherebbe alcun contributo finanziario. Quindi chiediamo all’on. Ragusa di indicare una strada percorribile che consenta di ottenere la necessaria copertura finanziaria senza gravare sulle tasche degli agricoltori. Se assumessimo i lavoratori in questione, il costo annuo si aggirerebbe intorno ai dieci milioni, tutto ciò a carico del consorzio e quindi a carico degli agricoltori. Di certo, si aprirebbe la strada dei licenziamenti collettivi. Quindi, il nostro è senso di responsabilità in attesa che una politica dormiente faccia comprendere alla Regione che i costi debbono essere caricati in capo alla stessa Regione così come determinato dalle assunzioni che hanno originato le sentenze. Piuttosto, l’on. Ragusa sia propositivo e si muova lungo queste direttrici: proporre all’assemblea regionale una norma che determini la sospensione dei ruoli; impinguamento del capitolo che finanzia i consorzi di Bonifica; procedere con immediatezza alla riforma del comparto per dare risposte serie ai dipendenti ed alle loro famiglie, agli operai stagionali ed agli agricoltori oppressi da una insostenibile tassazione. Questo è quanto compete alla politica. Tutto il resto è polemica sterile infruttuosa e strumentale”.

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