CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA

La illustrazione da parte del presidente del collegio dei revisori dei conti, dr.ssa Annamaria Aiello, della relazione sul piano di equilibrio finanziario pluriennale – II° semestre 2015 ha impegnato il consiglio comunale di ieri sera. Il civico consesso doveva dibattere e prendere solo atto del documento che monitorizza la situazione economica finanziaria dell’ente sulla scorta dei parametri indicati nel piano di riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti che dovrà, nel merito, essere informata dell’andamento dei conti.

La seduta del civico consesso per la trattazione degli altri punti è stata rinviata a giovedì 21 aprile alle ore 20.00.

Presenti ventuno consiglieri il civico consesso, presieduto dal vice presidente, Michele Polino, si apre con la richiesta di anticipazione del punto relativo alla relazione del collegio dei revisori dei conti sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale – II° semestre 2015.

Il consigliere Andrea Caruso annuncia un’interrogazione urgente e il consigliere Carmelo Cerruto condivide la proposta di anticipare il punto ma è altrettanto importante affrontare l’interrogazione riguardante la mancanza d’acqua, da giorni, in un quartiere della città.  Si tratta di discuterne per dieci minuti. Il consigliere Tato Cavallino affronta il tema del mancato pagamento dello stipendio ai dipendenti della Multisosta e atteso che i fondi ci sono invita l’amministrazione a renderne possibile la liquidazione .

Il consigliere Concetto Puccia si associa alla questione legata alla mancata erogazione idrica nel quartiere San Paolo e propone di discutere l’interrogazione. Poi rileva le mancate risposte su alcune problematiche che aveva posto in conferenza dei capigruppo.

Il consigliere Andrea Caruso rileva che da qualche settimana alcune vie del quartiere San Paolo non ricevono l’acqua; l’amministrazione ha fornito l’erogazione garantendo il servizio con un autobotte ma ci sono alcune abitazioni che non sono raggiungibili. Per queste famiglie sarebbe il caso di offrire un alloggio provvisorio atteso che l’amministrazione non sa in quanto tempo potrà risolvere questo problema.

Il consiglio viene sospeso per cinque minuti per consentire al sistema fonico di funzionare.

Alla ripresa sono presenti 26 consiglieri e si riprende con l’interrogazione sulla mancata erogazione dello stipendio dei dipendenti della Multisosta. Voci di corridoio parlano di una rivalsa contro i lavoratori e il ritardo pare sia legato a questo.

Il sindaco risponde sulla problematica legata alla penuria d’acqua nel quartiere San Paolo, San Girolamo, Sant’Andrea. Si è attivata la squadra delle manutenzioni che ha cercato di individuare il guasto e intervenire sulla condotta che parte dal serbatoio di Modica Alta. Si sono trovate delle perdite, molte, con colonne spezzate e gli interventi giorno dopo giorno si sono concretizzati senza pausa.

Sabato scorso nella diramazione della condotta si è individuata una saracinesca che non funzionava. Malgrado la situazione sia migliorata una parte del quartiere San Girolamo ad oggi le famiglie non ricevono l’acqua. Questo pomeriggio al termine di una riunione si è deciso di far intervenire un’altra ditta che è già al lavoro per risolvere il problema attraverso un controllo della pressione d’acqua nella condotta. Si è pensato di risolvere nel breve sistemando una tubatura esterna al fine di approvvigionare d’acqua le aree  attualmente non servite. Peraltro l’amministrazione è disponibile a mettere a disposizione alloggi per le famiglie rimaste senz’acqua.

Per quanto riguarda l’interrogazione del consigliere Cavallino è tutto nelle mani dei liquidatori della Multiservizi; ci sono anche altri dipendenti della Spm che devono ricevere stipendi. La settimana prossima nell’assemblea straordinaria già convocata la questione sarà affrontata.

Il consigliere Andrea Caruso si dichiara soddisfatto della risposta del sindaco ma ritiene utile che l’amministrazione informi quelle famiglie che sono rimaste senz’acqua della possibilità che l’ente mette loro a disposizione degli alloggi . Il sindaco si impegna a farsi carico di una comunicazione in tal senso attraverso un comunicato stampa.

Il consigliere Carmelo Cerruto individua nella mancanza di una mappatura dell’impianto idrico del centro storico il vero problema. Il sindaco rileva che questo è una questione aperta in quanto i dipendenti che erano memorie storiche del settore sono andati in pensione e questo rende le cose meno semplici.

Si anticipa il punto relativo la relazione del piano di riequilibrio relativo al secondo semestre 2015.

Il presidente del collegio dei revisori dei conti, dr.ssa Annamaria Aiello, illustra, analizzando i contenuti della relazione.  L’ente si è impegnato per l’avviamento delle procedure coattive di entrate tributarie ex extratributarie anche per il recupero evasione i cui effetti dovrebbero manifestarsi nel corrente anno; l’ente deve procedere ad accelerare ulteriormente le riscossioni delle entrate in conto competenza e in conto residui che non consentono ancora il necessario grado di liquidità; l’ente deve con immediatezza approvare il bilancio di previsione 2015 e predisporre il bilancio 2016 in piena applicazione delle misure di risanamento proposte nel piano approvato; anche per quest’anno come per i due precedenti la gestione di competenza ha determinato un avanzo; un effetto di buona gestione potrebbe attuarsi in considerazione di un aumento di liquidità da recupero coattivo di entrate i cui effetti dovrebbero realizzarsi già nel primo semestre del 2016 e l’ulteriore riduzione spesa di personale che scenderà in modo sensibile. Significa meno 139 unità rispetto alla pianta organica del 2009.

Ha preso atto della rideterminazione delle modalità di ripiano di disavanzo determinato a seguito del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi che è stato affrontato a approvato dal consiglio comunale scorso con un piano di rientro in trent’anni di una somma di poco superiore ai 79 milioni di euro. La somma da impegnare sui bilanci per questo scopo è di 4 milioni e mezzo di euro su base annua. Si pone il problema di ripresentare, rimodulandolo, un nuovo piano di equilibrio approvato. Sui debiti fuori bilancio non tutte le transazioni sono state definite. Sulle indennità degli amministratori e gettoni di presenza dei consiglieri si è verificato un risparmio.

Sei degli indici ( a cui fa riferimento la deficitarietà strutturale) su dieci risultano positivi e quindi l’ente non è più strutturalmente deficitario. La relazione è stata inviata alla Corte dei Conti.

Il consigliere Vito D’Antona rileva che si tratta di una relazione che presenta dei quesiti e degli interrogativi e quindi l’amministrazione deve dare una risposta, dal tenore della quale si orienterà il dibattito.

Il sindaco riferisce che la relazione dei revisori dei conti è stata resa pubblica e l’amministrazione sta lavorando sulla rimodulazione del piano di riequilibrio e sul riaccertamento dei residui e questo sta mettendo in campo. Questo è il punto all’ordine del giorno e non c’è una ipotesi di discussione sul nuovo piano di riequilibrio in discussione.

La consigliera Ivana Castello valuta che il piano di equilibrio va rimodulato per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio che ci sono.  I revisori nella relazione rilevano che l’ente ha provveduto a restituire alla Cassa depositi e prestiti l’importo non utilizzato per il pagamento dei debiti. E chiede se la somma restituita poteva essere utilizzata. Meglio, se le somme del Dl 35 potevano essere utilizzate per pagare gli stipendi ai dipendenti come debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012. Non è d’accordo sulla motivazione della restituzione delle somme del Dl 35 per mancanza di debitori; il sindaco  ha tenuto le somme in banca senza pagare i debiti e in quanto utili per coprire la scopertura del conto in banca.

La restituzione non è stata una scelta ma un atto dovuto. In ordine i parametri i revisori dicono che l’ente non è strutturalmente deficitario, rileva un limite nell’accertamento dei debiti fuori bilancio che è uno dei punti di giudizio. Quindi nella realtà non è così.

L’assessore al bilancio Enzo Giannone valuta che gli stipendi potevano essere pagati con i fondi del DL n° 35, c’è una nota ministeriale in questo senso che lo consente.

La presidente del collegio, Annamaria Aiello, ribadisce che non fa valutazioni di alcuna natura osservando che la relazione è fondata sui numeri. La restituzione delle somme da parte dell’amministrazione è stata fatta secondo regola. La reintegrazione dei 13 milioni di euro restituiti si è concretizzata con un’anticipazione di cassa. Rimane fermo il fatto che l’ente deve fare forza su risorse proprie ripianando le anticipazioni di cassa.

Il consigliere Vito D’Antona si sarebbe aspettato dall’amministrazione delle risposte sulla relazione del collegio dei revisori. Rileva un passaggio inquietante ed è quello relativo quando si dice che il collegio procederà, in caso di accertamento di squilibri di cassa in misura tale da non consentire le possibili e presunte azioni di risanamento, a sollecitare senza indugio il competente organo a dichiarare il dissesto dell’ente.

Questo è un fatto che preoccupa perché è indice che la situazione è drammatica e su questo non registra alcuna risposta dall’amministrazione in ordine a quanto sta facendo per colmare le criticità emerse nella relazione del collegio.

Esprime la sua preoccupazione sullo stato finanziario dell’ente che andrà verso il dissesto se non ci saranno entrate certe. La restituzione delle somme alla Cassa Depositi e Prestiti con l’anticipazione di cassa vuol dire fare un debito per pagare un debito e quindi interessi in più.

La propaganda non paga; in campo finanziario bisogna dire la verità. Sulla questione delle entrate non si possono miracoli. Le famiglie non ce la fanno.

Nel 2014 la riscossione su accertamenti il 40 per cento a fronte di pagamenti sul titolo primo del 63 per cento; sui residui si è riscosso il 15 per cento. La situazione peggiore è in rapporto al 2015. La riscossione su accertamenti passa al 31 per cento e oggi sarebbe interessante sapere quanto è stata nel quadrimestre del 2016. Nei residui si registra nel 2015 una retrocessione al 14,40 per cento.

Aumenta l’anticipazione di cassa e diminuiscono le entrate: si va dritti verso il dissesto.

L’amministrazione non opera una svolta anzi asseconda questa situazione.

Il sindaco rileva che il consigliere D’Antona non ha ricoperto cariche esecutive perché non ha capacità di potersi prendere le responsabilità. Sostiene che è sempre attento a seguire i percorsi migliori quando proposti; ma quando un componente dell’opposizione recita sempre la stessa parte, portando il dibattito fuori dai canoni di tranquillità e serenità, è una cosa che dà fastidio. Ribadisce che intende partecipare ai lavori del consiglio in modo costante e non ho alcuna intenzione di allontanarsi e quindi sfuggire al confronto per nessuna ragione.

Le risposte e le misure che si stanno mettendo in campo sono quelle opportune; il merito è dell’amministrazione e non del consigliere D’Antona. Ci sono le idee chiare per andare avanti grazie agli atti che sono stati posti in essere come la quantificazione reale della situazione debitoria e quindi saranno prese tutte le misure per fronteggiarla. Da un anno e mezzo si sta lavorando al recupero del coattivo per rimettere in equilibrio i conti. Questo dice a chi non ha mai inteso prendersi responsabilità: facile è criticare e questo non è un’opposizione credibile che dovrebbe invece fare proposte per rendere migliore la situazione in un rapporto dialettico.

Il consigliere Vito D’Antona rivendica di avere approvato il piano di equilibrio 2012  che non è stato bocciato. Dispiace il fatto che il sindaco parli di diverse opposizioni né tanto meno può giudicare scelte del consigliere D’Antona che sono personali. Si cerca di sviare sugli argomenti come quello di non dar e risposte ai rilievi presenti nella relazione del collegio. Non siamo fuori dal pericolo e c’è una sottovalutazione della situazione che imporrebbe maggiore impegno.

Il sindaco replica che si riferiva al piano di riequilibrio votato da questo consiglio dove si è astenuto che vale come voto contrario: è bello criticare e non prendersi responsabilità.

Il consigliere Carmelo Cerruto ritiene positivo lo strumento del piano di riequilibrio che monitorizza la situazione economica finanziaria dell’ente. Rileva alcune criticità nella relazione, come l’eccessiva anticipazione di cassa, i limiti della riscossione. Se vengono poste delle perplessità l’amministrazione deve dare delle risposte. Sarebbe stato il caso di capire i presupposti del bilancio di previsione. L’amministrazione dovrebbe essere più rispondente alle necessità dei consiglieri comunali. Si dichiara d’accordo che la porta del dissesto comunale è sempre aperta.

Il presidente del collegio fa alcune precisazioni sul riscosso, dati ufficiali dell’ufficio ragioneria, che sono maggiori rispetto a quelli riportati dal consigliere Vito D’Antona.

La seduta del consiglio a questo punto viene rinviata a giovedì 21 aprile alle ore 20.00.

 

 

 

 

 

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