È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CONSIGLI PER LE AZIENDE CHE HANNO SUBITO DANNI DOPO IL PASSAGGIO DEL CICLONE ATHOS
27 Mar 2012 17:36
E’ l’agronomo Franco Celestre a dare chiarimenti alle aziende che hanno richiesto alcune informazioni per conoscere i benefici che possono ottenere dalle leggi vigenti per i danni atmosferici provocati dal ciclone che ha colpito la Sicilia Orientale nel mese di marzo.
Nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2007/2013 l’isola è stata classificata in quattro zone comprendenti le aree urbane, le aree rurali ad agricoltura intensiva, le aree rurali intermedie e le aree rurali con problemi di sviluppo.
Il PSR Sicilia 2007/2013 è stato poi ulteriormente suddiviso in 4 assi: il primo è quello del miglioramento delle competitività del settore agricole e forestale, il secondo riguarda il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, il terzo la qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale e infine il quarto asse riguarda l’attuazione dell’approccio leader.
I bandi dell’asse 1 e 2 possono essere utilizzati in tutte le aree anche se nelle aree 3 e 4 le pratiche presentate possono ottenere maggiori punteggi dipendenti dal posizionamento delle aziende. I bandi dell’asse 3 e 4 possono essere utilizzati invece nella maggior parte dei casi solo nelle aree 3 e 4.
Per comprendere meglio si può fare un esempio esplicativo: se un’azienda che ricade a San Giacomo, territorio di Ragusa, vuole presentare una pratica per la realizzazione di un impianto fotovoltaico con la mis. 311/B con il 75% di contributo, non lo può fare; mentre se ricade a Frigintini, territorio di Modica, la può presentare.
Tale problema non può essere risolto se non con una modifica della territorializzazione che dovrebbe essere proposta dalla Regione Sicilia all’U.E., ma secondo Celestre ormai è troppo tardi per poterla fare: “A mio parere – spiega l’agronomo – dovrebbe essere proposta una sospensione della territorializzazione a causa della crisi economica imperante che non fotografa più i parametri utilizzati per fare tale classificazione.”
Per Franco Celestre inoltre è importante che le aziende conoscano le leggi sulle calamità: secondo il Decreto lgsl. n. 102 del 29/03/2004 si ha un obbligo dell’assicurazione a cui lo Stato e l’U.E. dà un contributo del 65% circa e la Regione Sicilia, con bando annuale, aggiunge un altro 15% (può anche essere 60% +20%) il massimo comunque è l’80% tra Stato – U.E. – Regione Sicilia.
Il contributo nella normalità viene ad essere richiesto dai consorzi di difesa, ma lo può fare anche l’azienda singola con i modelli dell’AGEA. I consorzi di difesa in questione sono, ad esempio, quello del Dottor Raimondo a Catania (095/432010), quello del dottor Galletta a Caltanissetta (0934/554706) e ancora quello del dotto Gozzo a Siracusa (0931/68480).
Se le strutture non sono assicurabili, come ad esempio le serre in legno, o l’assicurazione non vuole assicurarle pur essendo serre di ferro (si deve comunque avere un documento dall’assicurazione da cui risulta il suo diniego), la Regione Sicilia può, fondi permettendo, dare un contributo che nella normalità non supera il 20/40%, alle aziende agricole che hanno avuto un danno accertato superiore al 30% della sua P.L.V. (Produzione Lorda Vendibile).
Il P.S.R. Sicilia 2007/2013, Asse 1, Misura 126, prevede poi contributi al 100% per le strutture (da detrarre eventuali contributi ricevuti dall’assicurazione) e all’80% per la produzione. I fondi previsti nella misura erano di €10.000.000,00 che sono stati tutti utilizzati per la frana di Giampilieri nel Messinese. La misura 126 può essere attivata solo per: terremoti, inondazioni, valanghe e frane.
Per la calamità del ciclone Athos del 17 marzo scorso può essere attivata solo per i danni dell’inondazione dei terreni causati dall’esondazione del fiume Dirillo e non per la distruzione delle serre, magazzini, ecc. avvenute a Ispica in particolare, ma comunque in tutta la fascia costiera del ragusano.
L’utilizzo della misura 126 può avvenire se verrà rimpinguata e ciò dovrà essere fatto dall’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari a Giugno durante l’incontro periodico che lo stesso fa con il Comitato di Sorveglianza del P.S.R. 2007/2013 della Regione Sicilia.
Altro intervento che deve fare l’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari è sospendere la Territorializzazione del P.S.R. Sicilia 2007/2013 in modo che i bandi dell’asse 3 vengano ad essere utilizzati anche nelle zone A e B, ad esempio Ragusa-Vittoria-Comiso-Acate, cosa che è già stata fatta per la provincia di Messina in cui è stata individuata una zona chiamata A1 che potrà utilizzare le misure dell’Asse 3.
© Riproduzione riservata