CONSIDERAZIONI REALISTICHE SULLA RIQUALIFICAZIONE DI VIA ROMA

Da poche settimane sono iniziati i lavori di riqualificazione di via Roma tra mille contese e avversità: il mio pensiero vuole essere anzitutto  zichè una critica costruttiva che indirizzi ad un’idea favorevole anzichè ricca di polemiche.

Volge quindi soprattutto all’arredo che collocherà in scena via Roma come un salotto cittadino; dall’attuale progetto si evince una gran quantità di essenze arboree e zone a verde atte ad allestire l’arteria come fosee un orto botanico.

Il sopracitato concetto è focalizzato soprattutto verso questo cambiamento che via Roma si appresterà a mostrare alla collettività ragusana e non.

A questo proposito  vorrei rendere due osservazioni; la prima riguarda cosa ne sarà degli oleandri, che non mostrandosi centenari essendo stati comunque “residenti” per tanti anni in via Roma, hanno sicuramente partecipato a quelli che sono i particolari l’aspetto visivo-percettivo e l’aspetto fisico-naturale di questo asse centrale del centro cittadino.

Avevo personalmente pensato che sarebbero stati idonei a fare fronte alla riqualificazione futura di Piazza Libertà, in modo da non da liberalizzare la scelta di altre piante non autocotone della zona.

Che fine faranno non si sa, e sicuramente nessuno dirà dove andranno a finire.

La seconda trova spazio aggiungendo il problema della “manutenzione” che dovrà eseguirsi nei diversi mesi dell’anno, in quanto la “nuova” via Roma presenterà diverse soluzioni di aiuole atte ad tappeti erbosi e nuove alberature che porteranno le istituzioni ad attuare nuove pianificazioni economiche di gestione e manutenzione del verde riguardante la Città di Ragusa

Questo è un pasaggio che forse non si è ancora capito bene e non ha trovato sviluppo nell’ambito riguardante approvazioni ed esecuzione dei lavori. Qualcuno accomodandosi al tavolo tecnico avanzava addirittura proposte di autogestione del verde da parte dei commercianti; visto il momento di crisi aggiungerei che, visto il momento di crisi e di necessità non mi sembra una buona idea, considerando inoltre che alcune attività, potrebbero mettere in pratica tutto ed altre far finta di niente, in quanto le istituzioni non possono obbligare a sostenere oneri di questa tipologia verso i commercianti che beneficiano di un qualcosa che non hanno neanche scelto loro di farre realizzare.

Infine penso che sarà una riqualificazione di successo soltanto se ciò che verrà realizzato sia rispettato e considerato tale da tutti, sia da parte delle istituzioni che dai cittadini. Ricordandoci che ciò che il turista osserva e ascolta viaggiando, riposta minuziosamente il sapere e le  tradizioni del luogo da dove è partito, fondando così movimenti promozionali positivi e non, che valgolo più di qualsiasi altro elemento pubblicitario che replica e insiste su rete nazionale ed internazionale.

 

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