Consegnati gli attestati corso di alfabetizzazione per stranieri con indirizzo lavorativo: Il futuro attende queste quindici vite cariche di sogni

Oggi, nella suggestiva sede della Chiesa Avventista, ha preso vita un capitolo straordinario e carico di emozioni, segnato dalla presenza delle massime autorità locali: il sindaco Giuseppe Cassì, l’assessore alla Sanità Giovanni Iacono e la consigliera comunale Gianna Occhipinti. In questa atmosfera avvolgente, arricchita dalla partecipazione di Gianna Miceli, sempre devota all’Associazione ADRA, il gruppo dirigente con a capo Giorgio Bella, instancabile direttore dei corsi, Carmela Cascone, Stefania Sudano, Gabriella Montemagno e Daniele Passaretta. Presenti, numerosi membri della comunità religiosa, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati a quindici straordinari giovani del 8° “Corso di Alfabetizzazione per Stranieri con indirizzo lavorativo”.
Il cuore di questa giornata ha pulsato nelle storie vibranti dei ragazzi e delle ragazze, giovanissimi ambasciatori di speranza, che hanno condiviso le loro esperienze all’arrivo in Italia e i sogni che animano le loro giovani vite. Una comunità religiosa li ha accolti con amore e li ha guidati lungo un percorso formativo che costituisce la chiave della loro speranza per un futuro lavorativo e la costruzione di un domani migliore.
Nell’abbraccio caloroso di questa comunità, i loro occhi rivelavano una profonda riconoscenza, quasi come “alberi trapiantati”, come ha eloquentemente espresso il Pastore Daniele, in una terra nuova che rappresenta il palcoscenico del loro futuro.
Al termine di questa cerimonia toccante, che ha visto la consegna degli attestati, simbolo di una nuova opportunità, le quindici giovani anime hanno regalato ai presenti un dono straordinario e carico di significato. Una scatola, custode di tesori autentici: una lettera scritta da loro stessi, con nome e cognome, una cartina del loro amato Paese d’origine, una ricetta che riflette la ricchezza della loro cultura, due piccole boccette colme di semi, una foto di gruppo che cattura la forza dell’unità, e la fotografia individuale di ognuno di loro. Questo dono, così unico e pregnante, sarà il faro che ci guiderà nel ricordo di queste vite, affinché non siano mai dimenticate.

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