CONFERENZA SU “GIORGIO LA PIRA E IL CONCILIO VATICANO II”

“Giorgio La Pira e il Concilio Vaticano II”. Questo il tema della conferenza organizzata dalla Chiesa Madre Madonna del Rosario, con il patrocinio dei Comuni di Pozzallo e Firenze, per la seconda giornata dei festeggiamenti dedicati al 109° anniversario della nascita dell’illustre figlio di Pozzallo. Fra i presenti, nei locali dello Spazio Cultura “Meno Assenza”, il prefetto Annunziato Vardé, il questore Giuseppe Gammino, il comandante provinciale dei Carabinieri col. Salvatore Gagliano, il sindaco della città Luigi Ammatuna, l’on. Franco Antoci, autorità religiose, politiche e militari, i familiari del sindaco santo, studenti del locale Istituto Tecnico Nautico e cittadini comuni. L’intervento dei relatori è stato preceduto da un breve  e significativo saluto del vice presidente del Consiglio comunale di Firenze, Salvatore Scino, il quale ha avuto parole di elogio e di apprezzamento per l’iniziativa assunta dal Comune di Pozzallo di commissionare all’artista locale Carmelo Lorefice una scultura in miniatura di Giorgio La Pira, scoperta in sala dal sindaco Luigi Ammatuna, da realizzare successivamente a grandezza d’uomo per i Comuni di Firenze e Pozzallo. Il primo cittadino, dopo aver ringraziato e porto il saluto di benvenuto agli ospiti e ai relatori, ha sottolineato l’importanza della manifestazione, auspicando in futuro il realizzarsi di opere concrete nel nome di Giorgio La Pira. Come ribadito anche da don Marco Pierazzi, assistente spirituale dell’Opera per la Gioventù “Giorgio La Pira” di Firenze. E’ stata quindi la volta dei relatori. “Il vostro concittadino – ha detto nel suo intervento mons. Gastone Simoni, vescovo emerito di Prato, membro della Commissione Episcopale Italiana per la cultura e le comunicazioni sociali – è stato, probabilmente, antesignano del Concilio Vaticano II; lui vedeva sempre oltre la tragedia e lavorava perché si realizzasse la pace nel mondo come traguardo ineluttabile degli uomini. E per rendere consapevole la città di Firenze dell’importanza del Concilio, non solo per la Chiesa cattolica, ma per il mondo intero, organizzò nella città del Giglio una serie di incontri e conferenze che videro la partecipazione a Palazzo Vecchio di teologi e pensatori di fama mondiale”. Partendo dal significato della parola laico (dal greco laikòs “uno del popolo”) Francesco la Vecchia, Priore Provinciale dei Frati Predicatori San Tommaso d’Aquino, attraverso profonde riflessioni sui concetti di identità, fede, responsabilità, militanza, ha posto il problema del peccato, comune ai mortali. “Che però – ha precisato nel suo seguitissimo intervento – essendo tutti noi stati creati a immagine e somiglianza di Dio, non ci preclude la possibilità di imboccare un percorso virtuoso, come quello tracciato da San Tommaso d’Aquino, che, attraverso le direttrici della comunione, della verità e della carità, ci consente di agire ed operare da cristiani nella vita di tutti i giorni. Come ha saputo fare Giorgio La Pira. Al Concilio Vaticano II – ha concluso – va il merito particolare di avere saputo adeguare la Chiesa al ritmo dei tempi, indicando al popolo di Dio la strada da seguire per camminare realisticamente con i giorni del calendario di oggi”.

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