ConfCommercio presenta alla Regione siciliana una piattaforma di richieste a sostegno delle attività più colpite

Confcommercio Sicilia, facendo seguito al confronto dei giorni scorsi con l’assessore regionale alle Attività produttive, Domenico Turano, avente per oggetto “Misure di contrasto alla pandemia da Covid-19”, ha predisposto una serie di richieste.

Ecco quali sono: contributo a fondo perduto commisurato alla differenza dei ricavi, per il mese di ottobre e novembre e dicembre 2019/2020, per il settore moda; contributo a fondo perduto del valore del canone di locazione degli esercizi commerciali per il mese di ottobre, novembre e dicembre; avvalersi dello Statuto regionale in termini di autonomia dispositiva al fine di alleggerire le prescrizioni imposte dal Governo non solo per quanto attiene l’orario di chiusura dei pubblici esercizi (come previsto per pub, ristoranti, bar etc..) ma anche per le attività che vengono del tutto inspiegabilmente inibite (palestre, piscine, cinema, teatri etc..); utilizzare immediatamente i soldi già messi a disposizione delle imprese con il click day in modo da dare ossigeno ai piccoli imprenditori particolarmente in crisi; fare in modo che gli stessi indennizzi, ristori e provvidenze a fondo perduto previsti per le zone rosse in Italia siano riconosciuti anche alle imprese presenti all’interno delle zone rosse dei Comuni siciliani; indennizzare tutti i costi fissi delle piccole e micro imprese e comunque rinviare le scadenze di novembre e dicembre; alleggerire la pressione sui titoli debitori (società e privati) che, a causa della stasi per Covid-19, si trovano in una situazione di indigenza e quindi nell’impossibilità di far fronte agli impegni e quindi non protestati.

“In seguito alle misure emanate per fronteggiare la diffusione del coronavirus in Sicilia – afferma il presidente regionale vicario Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – si sta generando il rischio chiusura di tante imprese, che non possono e non potranno far fronte agli impegni presi con fornitori, con i dipendenti e con la tassazione. Siamo convinti che alcune di queste nostre proposte potranno creare un effetto domino su tutta la filiera commerciale e su tutta la filiera legata al turismo oggi bloccata del tutto. Occorre far rinascere in tutti i sensi la piccola e media impresa vero motore dell’Italia e della nostra amata Regione. In Sicilia non siamo gli “appestati ed untori del mondo”. Il momento è drammatico, simile ad una guerra e dunque occorre un intervento economico importante, un intervento straordinario”.

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