CONCRETEZZA PER LE INFRASTRUTTURE IBLEE

È  arrivato il giorno tanto atteso, e non solo perché è l’11-11-2011. Si tratta di una data importante perché sebbene si sia parlato tante volte di scadenze e presunte aperture adesso la cosa sembra avere una certa concretezza. Dalla tavola rotonda tenutasi a Pozzallo, promossa dalla Cisl di Ragusa e dalla Fit Cisl provinciale, sono emerse due date: maggio 2012 e gennaio 2013.

 

Dall’incontro intitolato “L’alba delle infrastrutture iblee” non poteva di certo non emergere la questione Aeroporto di Comiso e Ragusa-Catania. La prima data infatti si riferisce all’apertura del Magliocco, mentre la seconda si riferisce al raddoppiamento della Ragusa-Catania.

 

Nello specifico il presidente Antoci ha focalizzato l’attenzione sul raddoppio della Rg-Ct e sulle “battaglie” dei giorni scorsi per ottenere la firma della delibera Cipe da parte del presidente del Consiglio dei ministri. Se tutto procederà come dovrebbe, proprio il presidente della Provincia ha azzardato l’ipotesi del dell’inizio del 2013 per dare il via alla posa della prima pietra.

 

Durante la tavola rotonda si è parlato anche del porto di Pozzallo in maniera altrettanto ottimistica. Infatti il sindaco Giuseppe Sulsenti si è detto disponibile alla stipula di una “pax” politica pro infrastrutture per consentire a questa realtà di notevole importanza di decollare tenendo conto delle nuove visioni europeistiche quali la realizzazione del corridoio 1 da Helsinki a Malta.

 

Prima di affrontare le questioni spinose però il segretario dell’Ust Cisl Ragusa, Enzo Romeo, ha  chiarito che “alcune grandi opere sono già complete, altre hanno terminato l’iter progettuale, altre ancora hanno a disposizione il finanziamento, ma nessuna di queste è fruibile dal territorio. Vogliamo vederci chiaro e agire di conseguenza”. Si tratta quindi di un monito pienamente condiviso dal segretario provinciale Fit, Antonino Giannone: “È indispensabile che il sindacato riprenda nell’immediato il ruolo di protagonista nel coinvolgere le altre parti sociali prima e le istituzioni assieme alla politica poi. Se ci riusciremo – ha precisato – allora potremo ben sperare in un’alba che, oltre a dare speranza, dia a questo territorio e all’intero mondo del lavoro, ciò che si merita per laboriosità e per il senso civico dimostrato”.

 

La linea comune tracciata dai presenti è la necessità di intervento legata ad una speranza di cambiamento sebbene ci troviamo a fare i conti con un Governo nazionale che pone solo freni.  L’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Pier Carmelo Russo, ha infatti lanciato l’allarme: “Ci confrontiamo con un Governo centrale che, per dire l’ultima, ha deciso di ridurre di una quota percentuale i finanziamenti per tutte le opere infrastrutturali in avanzata fase di programmazione sul nostro territorio, con ciò mettendo a rischio anche la realizzazione delle stesse. Dovremo seguire passo dopo passo tutti gli aspetti procedurali – ha chiarito – e sperare che non si registrino intoppi tali da comportare il compimento di una marcia indietro. Ma allo stato attuale è un quadro non ben definito. E, purtroppo, i rischi ci sono tutti. Per la fase di progettazione di una grande opera occorrono 3.035 giorni, vale a dire circa dieci anni, prima dell’aggiudicazione della stessa e dell’avvio dei lavori. Quindi, non siamo assolutamente allineati con le necessità europee”.

 

“Serve uno sforzo sinergico – ha spiegato il segretario regionale di Fit Cisl, Amedeo Benigno – per andare avanti verso la strada tracciata del riscatto della nostra isola. Le divisioni non appartengono più a questa stagione. L’interlocuzione con il Governo centrale deve essere fatta da tutte le componenti interessate alla crescita del territorio. Solo così possiamo dare un senso all’alba che sta spuntando”. Della stessa opinione il segretario regionale Bernava: “da qualche tempo sembra non che si non discuta più dello sviluppo. Abbiamo sprecato delle grandi opportunità. Il Governo nazionale ha fatto bancomat con le risorse europee, e non solo, appostate per la nostra isola. E questo non lo potremo più consentire. Dobbiamo trovare la strada necessaria per uscire fuori da questa fase di stallo che, a maggior ragione in un periodo di crisi, non serve a nessuno”.

 

Il segretario generale della Fit Cisl nazionale, Luciano, ha concluso sostenendo che “ora più che mai, il tema principale deve essere quello delle scelte, delle priorità, per evitare che le poche risorse a disposizione siano sprecate. Di questi aspetti si parla poco. L’attuale ministro delle Infrastrutture? E’ stato impalpabile. Avremmo voluto confrontarci su grandi questioni ma le risposte sono state sempre evasive e collegate agli effetti della politica. Oggi viviamo una fase di grande caoticità. L’Anas, ad esempio, è paralizzata. Le Ferrovie non riescono a seguire le necessità del Paese. Di porti e aeroporti non si parla mai abbastanza. Dobbiamo stare attenti a non perdere il filo centrale delle nostre rivendicazioni. Scelte, politica e priorità: è, per la Cisl, la strada da seguire”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it