CONCLUSO A SCICLI IL 18° ENOSIMPOSIO

E’ stato un grande successo sia per la folta partecipazione degli enologi e degli imprenditori di settore sia per l’alto contenuto degli interventi dei relatori: ha chiuso così i battenti il 18° Enosimposio di Assoenologi Sicilia. Una full immersion che ha permesso agli enologi arrivati da tutta la Sicilia di confrontarsi sulle tematiche più importanti del momento per il mondo vinicolo, tra cui le nuove normative sul vino biologico, i decreti che riguardano Doc Sicilia e Igp Terre Siciliane, la vinificazione di spumanti e i primi risultati di una serie di ricerche portate avanti negli ultimi anni. “E’ stato un grande Enosimposio – ha commentato il Presidente Carlo Ferracane a fine lavori – Non mi aspettavo una così ampia adesione di associati. Gli incontri hanno permesso di discutere sui cambiamenti in corso, permettendo di chiarire meglio le nuove dinamiche. Siamo ad un momento di svolta per l’enologia siciliana e l’Enosimposio, anche quest’anno, ha dimostrato di sapere rispondere alle esigenze di quanti lavorano nel settore.”

Dopo le relazioni di ieri sugli aromi varietali della dottoressa Margherita Squadrito, sulla vinificazione di spumanti in climi caldi dell’enologo Nicolas Follet, e sulle analisi microbiologiche nei vini della dottoressa Giovanna Ponticello, oggi è stato il giorno dei grandi temi d’attualità, quali il vino biologico, la Doc Sicilia e L’Igp Terre Siciliane. Al dibattito ha preso parte anche il dott. Dario Cartabellotta, dirigente generale dell’assessorato delle Risorse Agricole – Dip. Interventi Infrastrutturali per l’agricoltura. Dopo i saluti del Presidente di Assoenologi Sicilia Carlo Ferracane, il primo intervento è stato quello del dott. Gabriele Amore, biologo e ricercatore presso l’Irvos, che ha parlato de “L’effetto delle condizioni ambientali sulla maturazione delle uve sulla qualità dei vini Nero d’Avola nella Sicilia Occidentale”. La ricerca rientra in uno studio sull’espressione igienica delle cultivar  siciliane portato avanti da Irvos e Centro Ernesto del Giudice  di Marsala. Il dott. Amore ha esposto i primi risultati di un lungo lavoro di ricerca sul ruolo del clima sulla qualità del Nero d’Avola. Ne è emersa la possibilità di considerare, in zone – come quelle siciliane –   in cui le annate sono sempre più calde, la possibilità di ombreggiare le viti poiché tale soluzione, non avendo effetti negativi, permetterebbe invece di ritardare l’appassimento dovuto al caldo eccessivo.

L’enologo Pietro Di Giovanni ha parlato invece delle opportunità per le aziende siciliane offerte dal nuovo regolamento europeo sul vino biologico. Partendo da un’analisi delle aspettative dei consumatori sul vino biologico, si è arrivati a trattare l’aspetto normativo. Dal 31 luglio infatti si potrà etichettare i vini come “biologici”. “Il merito di questo regolamento – ha detto Di Giovanni – è di fissare delle regole laddove c’era un vuoto normativo”. Di Giovanni ha indicato le pratiche permesse, vietate o limitate, soffermandosi anche sulle possibili aree di miglioramento.

Anche oggi, nel corso dei lavori, sono stati presentati alcuni degli sponsor. Oggi è stata la volta di CLS Informatica, Ferrari Srl, Centro enologico Ibleo, Ever Intec, Hts Enologia, Laffort, Puleo Srl e Rag. Carlo D’Amico Rappresentanze.

Il dott. Lucio Monte, responsabile dell’area tecnico-scientifica dell’Irvos, ha trattato infine le questioni attinenti ai marchi Doc  Sicilia e Igp Terre siciliane, che entreranno in vigore a partire dalla campagna vendemmiale 2012-2013 e i cui controlli spetteranno proprio all’Irvos.  33.000 gli ettari di vigneto presumibilmente coinvolti in tutta la Sicilia. Il dott. Monte ha illustrato il lavoro dell’Irvos: nel 2011, sono stati 774 gli operatori assoggettati, 351 le visite ispettive effettuate e 64 i campioni prelevati. Nel 2012, l’irvos ha già rilasciato 217 certificati d’idoneità Dop. Gran parte dell’intervento è stato poi incentrato sull’analisi dei singoli articoli del disciplinare. “L’8 giugno scorso  – ha fatto sapere il dott. Monte – si è costituito il Consorzio di Tutela della Doc Sicilia, presieduto dal dott. Antonio Rallo”.

Concluse le relazioni, tutti gli esperti ed i ricercatori intervenuti hanno risposto alle domande dei presenti.

Un ringraziamento speciale è andato, da parte di Assoenologi Sicilia, a quanti hanno permesso la realizzazione dell’evento: l’Assessorato Regionale Risorse agricole ed alimentari, l’I.R.V.O.S – Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, il corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Palermo, l’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Abele Damiani” di Marsala e le molte aziende, siciliane e non, che operano nel campo delle biotecnologie e dell’enotecnica applicata al settore: A&B Group spa di Brescia, Cls Informatica Srl – Sistemi di Marsala, Centro Enologico Ibleo Srl di Ragusa, Ever Intec di Pramaggiore (Ve), Enologica Vason Group di Pedemomte (Vr), Ferrari Srl di Verona, HTS Enologia di Marsala, Imex Italiana Srl di Marsala, Oliver Ogar di Montebello Vicentino, Laffort di Bordeaux, Puleo Srl di Marsala, Perdomini – Ioc Srl di San Martino Buon Albergo (Vr), Rag. Carlo D’Amico Rappresentanze di Palermo.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it