CONCERTAZIONE E PROGRAMMAZIONE SENZA SPARGIMENTO DI SANGUE

Il Presidente dell’Ascom di Modica Giuseppe Assenza e il Presidente del Consorzio Polocommerciale Girolamo Carpentieri intervengono congiuntamente sulla polemica che si è innescata al Comune di Ragusa, ma che di fatto investe l’intero comparto commerciale della Provincia, a proposito delle aperture domenicali:

Ci sentiamo di intervenire per rafforzare le ragioni già espresse dal presidente dell’Ascom di Ragusa Cesare Sorbo –dichiarano Assenza e Carpentieri- perché riteniamo, come noi stessi abbiamo ribadito innumerevoli volte, che il dibattito sulle aperture domenicali non possa prescindere dalla concertazione per una programmazione condivisa a livello provinciale che, una volta definita, non può essere messa in discussione ad ogni piè sospinto. Tutti, in questa vicenda, avanzano interessi potenzialmente legittimi, dai centri commerciali alle associazioni dei consumatori. Ma, come sempre avviene quando questi interessi si rivelano anche potenzialmente discordanti e vanno a scontrarsi sullo stesso terreno, la soluzione non può che stare nel contemperarli tutti attraverso una mediazione.

Da qui, la nostra determinazione nel sostenere, prima ancora del merito di questa soluzione fin qui individuato in un tetto massimo di deroghe che non superi le 32 domeniche, il metodo dell’accordo condiviso tra le parti: il calendario in essere è stato concordato a livello provinciale dalle Ascom e con i Comuni e come tale va rispettato. Esso infatti nasce dalla sintesi delle esigenze della grande distribuzione con quelle delle medio-piccole imprese commerciali, che rappresentano ancora il vero tessuto economico della Provincia: nel programmarlo si è tenuto conto di criteri di opportunità e di sostenibilità, per cui le deroghe sono state programmate in quei periodi dell’anno in cui a giustificarle è il flusso degli stessi consumatori, e senza il rischio che per i negozianti il costo dell’apertura superi il beneficio. Questo proprio perchè una provincia demograficamente piccola come la nostra non consente di superare questa soglia senza rischiare un vero e proprio spargimento di sangue per i piccoli negozi, sopratutto in questo periodo.

Così appare che accadrebbe, invece, autorizzando nuove deroghe nel mese di settembre, che a ragion veduta non sono state previste nel calendario provinciale.

Invitiamo pertanto l’Amministrazione di Ragusa –concludono Giuseppe Assenza e Girolamo Carpentieri- a tenere conto delle esigenze commerciali di tutta la classe imprenditoriale della Città capoluogo, e di quelle delle altre Città della Provincia, scegliendo di non acconsentire all’incremento delle deroghe e di ascoltare piuttosto l’Ascom in qualità di organizzazione di categoria maggiormente rappresentativa delle realtà che operano sul territorio, dimostrandosi responsabile rispetto agli accordi già presi nei tempi e nei modi opportuni”. 

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