CON UN FILO SI FA LUCE SUI GRAVI PROBLEMI

Pane, amore e fantasia. Parafrasando il titolo e la locandina del famoso film di Luigi Comencini del 1953 con Vittorio de Sica e Gina Lollobrigida, la vicenda della luce al Teatro Garibaldi diventa lo specchio per una manifesto satirico da parte del Vice Presidente del Consiglio provinciale Sebastiano Failla, che ritrova quali “nuovi protagonisti” della riedizione Pace, Luce e fantasia, il Direttore artistico del Teatro Giorgio Pace e il sindaco Antonello Buscema

Con un senso di rimbalzo, Failla ha voluto sottolineare le gravi superficialità nella gestione dell’interruzione della luce elettrica e relativo allaccio all’ attiguo contatore attraverso un filo passante.

Un comportamento che ha generato l’intervento della Magistratura e sul quale , per stemperare l’imbarazzo e il disagio di chi ha avallato tale scelta , si vuole rimarcare, con una vena di comicità popolare, l’impianto realistico su cui si regge l’attività dell’amministrazione Buscema. (r.m.)

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