Con la tragedia Ecuba conclusa la rassegna estiva “Palchi Diversi al Castello”. Una scalinata come palcoscenico per il “teatro verticale”. FOTO

La caratteristica è l’assenza di un palcoscenico. Un limite, dovuto ad aspetti economici, che è diventato invece un pregio, l’identità di una rassegna teatrale estiva che si sviluppa lungo l’antica scalinata del Castello di Donnafugata a Ragusa. Un “teatro verticale” su un palco verticale. Con la messinscena della tragedia “Ecuba” di Euripide, si è conclusa al 12esima stagione di “Palchi Diversi Estate al Castello” promossa dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa che durante tutta l’estate, con la direzione artistica di Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna e con una presenza anche a Ragusa Ibla, ha promosso una serie di spettacoli tutti legati da un filo conduttore, il potere che opprime, soggioga, uccide.

 Un tema di estrema attualità anche oggi, rilanciato da rappresentazioni come “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello, “L’Avaro” di Molière e le nuove produzioni de “La fattoria degli animali” di George Orwell che ha fatto riflettere sul ruolo che la fame di potere può avere sul destino degli uomini e, non ultima, “Ecuba” che sottolinea quanto la crudeltà della guerra possa schiacciare ogni forma di umanità, entrambe quindi esempi delle conseguenze che il potere può suscitare e scatenare.

Anche per quest’ultima rappresentazione, grandissimi consensi da parte del numeroso pubblico, composto da tantissimi turisti e dagli affezionati spettatori della compagnia teatrale. Grandissime emozioni e forte commozione hanno caratterizzato la messinscena di “Ecuba” con Federica Bisegna impegnata in una prova d’attrice intensa e difficilissima. Un ruolo molto potente ed intenso che l’ha portata ad esprimere ciò che di più intimo e viscerale una donna possa provare, l’amore per i figli e l’indicibile tormento che nasce quando le vengono strappati via in modo tanto ingiusto, e poi la voglia di vendetta che si fermerà solo dopo aver commesso un crimine atroce. La scelta del regista Vittorio Bonaccorso di dare al coro non solo una valenza canora, ma una espressione musicale e coreografica, non trascurando la struttura drammaturgica originale e rimanendo il più possibile fedele a quanto scritto da Euripide, è riuscita a dare forza ed intensità alle emozioni e a trasmettere tutta l’angoscia che contiene l’opera e che accompagna la sfortunata protagonista. 

E lo stesso Bonaccorso in scena con il personaggio di Polimestore, commuove con la sua interpretazione tessuta dal dolore per la perdita dei figli e della vista, lucida, fredda e legittima vendetta di una Ecuba stravolta dalla disperazione più atroce che possa attraversare l’animo, causata dall’uccisione dei propri figli. Bravissimi anche tutti gli altri attori in scena che hanno colpito gli spettatori sia per le doti interpretative che canore e coreografiche, con intensi movimenti di scena voluti dal regista che, esprimendo una precisa padronanza dello spazio,  riflettono una grande passione e conoscenza. Una menzione speciale anche per le musiche molto coinvolgenti scelte da Vittorio Bonaccorso e per le bellissime musiche dei canti del coro che portano la firma di Alessio Barone.


“In un momento così negativo per l’Europa e per il mondo intero – commenta il regista Vittorio Bonaccorso – dove soffiano quei venti di guerra che pensavamo non dovessero più alitare, guardiamo a questi testi come ad un “oracolo”. Infatti i grandi autori sono sempre contemporanei per la loro capacità di vedere lontano nel tempo, ecco perché non hanno bisogno di essere reinterpretati o, peggio, reinventati ma soltanto riproposti e riscoperti.”


I vari spettacoli in rassegna hanno messo ancora più in risalto il talento di tutti gli attori, confermando la G.o.D.o.T. una delle compagnie teatrali più apprezzate del territorio ibleo. “Vogliamo ringraziare il caloroso pubblico che ci segue, ci stima e non fa mancare messaggi di apprezzamento nei confronti del nostro lavoro – commenta Federica Bisegna – Siamo onorati di poter trasmettere bellezza e cultura attraverso l’arte del teatro e l’affetto del pubblico ci spinge ad osare con testi come “La fattoria degli animali” ed “Ecuba”, ostici ma formidabili”. Sponsor di “Palchi Diversi Estate” al Castello di Donnafugata sono stati Mediolanum e Argo Software. La rassegna teatrale ha avuto il patrocinio del Comune di Ragusa ed era inserita nell’Estate Iblea 2022. Ad ottobre sarà invece presentata la nuova stagione di “Palchi Diversi” che accompagnerà il pubblico in autunno, inverno e fino alla prossima primavera.



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