COMUNICAZIONE DEL PD DI VITTORIA

Il forte senso di responsabilità del PD, dei suoi gruppi consiliari e dell’intera Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Nicosia, è stato, come al solito, strumentalizzato dall’opposizione consiliare parolaia. Un’opposizione ormai palesemente priva di qualsivoglia progetto politico di sviluppo della nostra città.

Si tratta di un’opposizione che non manifesta orgoglio e non tiene nella dovuta considerazione la Fiera Emaia, l’unica fiera rimasta in attività in Sicilia. A questo proposito, ciò che i vari gruppi consiliari d’opposizione hanno sbandierato, trasversalmente, è davvero paradossale. Mi riferisco, in particolar modo, a quanto hanno affermato i consiglieri comunali Barrano, Cirica, Caruso, Moscato e Nicosia, rispetto all’emendamento sull’Emaia approvato in Consiglio comunale. Secondo la fantomatica ricostruzione dei fatti firmata dagli eroici consiglieri di cui sopra, il salvataggio dell’Emaia sarebbe merito esclusivamente  loro.

La verità, come sempre, per fortuna dei vittoriesi, è un’altra. Il merito dell’approvazione finale del bilancio Emaia è di esclusivo appannaggio dei gruppi consiliari che fanno riferimento al Partito Democratico. Infatti, i gruppi del PD, della lista Crocetta e della lista Incontriamoci, rappresentando la maggioranza in quel momento in Consiglio comunale, hanno ammesso e approvato l’emendamento che ha consentito all’Emaia di restare in vita e di guardare al futuro con speranza.

A questa opposizione inconcludente, se i gruppi democratici non fossero stati presenti, sarebbero mancati i numeri necessari.

Ma, come sempre, l’opposizione predica male e razzola ancora peggio. Infatti, i parolai di professione, pur affermando di avere a cuore il bene della città e dell’ente fieristico, oltre che degli ex lavoratori Vat, al momento opportuno, si sono astenuti. Mi riferisco, naturalmente,  all’approvazione del bilancio consuntivo. Vale a dire, l’unico vero atto che oggi consente all’Emaia di andare avanti. In Consiglio comunale, ciò è accaduto, esclusivamente, grazie ai voti dei gruppi democratici del PD, della lista Crocetta e della lista Incontriamoci.

Il fatto inconfutabile è uno solo: ogni volta che l’opposizione deve assumersi la responsabilità, si astiene. La loro è una responsabilità effimera. Carica di parole, ma priva di fatti e di atti concreti.

 

 

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