Commissioni consiliari non convocate. Gurrieri: “Anche gratis veniamo purché si possa lavorare per la città”

“Il ruolo del consigliere comunale rischia di essere svuotato di contenuti. E’ una emergenza che segnaliamo affinché si intervenga, Altrimenti, extrema ratio, ce ne torniamo a casa visto che non possiamo portare avanti le istanze dei cittadini che rappresentiamo”.

Così il consigliere comunale M5s Ragusa, Giovanni Gurrieri, nel suo intervento di ieri sera durante la seduta della civica assise di palazzo dell’Aquila nel corso della quale i riflettori sono stati puntati anche sul ruolo delle commissioni consiliari. “Che sono state istituite – afferma Gurrieri – anche per svolgere un ruolo consultivo, per fare in modo che i consiglieri commissari possano confrontarsi su adeguate questioni che riguardano la città. E sino a un certo punto ciò è stato possibile, soprattutto quando, con la quinta e la sesta commissione, abbiamo coinvolto gli attori principali della città. E’ stato fatto il possibile per avviare un percorso che consentisse di trovare una sintesi su tematiche, come ad esempio, quella dei dehors oppure sul futuro del monastero del Gesù a Ibla e del museo del costume al castello di Donnafugata. Siamo stati informati sul fatto che l’assessorato regionale delle Autonomie locali ha diramato una circolare statuendo che le commissioni non debbono più avere un ruolo consultivo e che possono essere convocate solo in presenza di atti che poi approderanno in Consiglio. Ci sembra, insomma, che sia una diminutio del ruolo dell’organismo oltre che dei componenti dello stesso”.

Gurrieri, per questo motivo, ha lanciato una proposta. “Se il motivo di questa stretta – ha sottolineato – dovesse essere legato ai costi della politica e, in particolare, alla corresponsione dei gettoni di presenza, lancio sin da subito la proposta affinché le riunioni possano avvenire senza che i commissari percepiscano alcun compenso ma solo per avere l’opportunità di confrontarsi su tematiche di ampio respiro che, altrimenti, sono destinate a rimanere senza alcuno sbocco operativo.

Se non abbiamo la possibilità di comprendere che cosa è meglio per la nostra città, e questo lo possiamo fare soltanto attraverso dei confronti istituzionali, invitando di volta in volta tutti coloro che hanno titolo a parlare e ad esprimere il proprio punto di vista su determinate problematiche, allora ci chiediamo che senso abbia, alla fine, il nostro ruolo. Spero che questa mia proposta possa essere accolta dagli altri colleghi e che si proceda con un modus operandi innovativo nell’unico ed esclusivo interesse della crescita della nostra città. Anche le colleghe Iacono e Raniolo, presidenti delle due commissioni, si sono dette disponibili a compiere questo percorso. E quindi auspico che dalle parole si passi ai fatti. Perché Ragusa e i ragusani non ne possono più di aspettare i temi della pubblica amministrazione”. “Aggiungo, infine – spiega ancora Gurrieri – che questa discussione sembra assurda in un momento storico in cui la Giunta comunale ha deciso di ampliare la propria compagine amministrativa, incrementando di fatto i costi della politica, mentre le normative, per altri versanti, decidono un giro di vite nei confronti dei consiglieri comunali. Due pesi e due misure, dunque? E per quale ragione? Difficile da comprendere”.

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