È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
COMMERCIO ABUSIVO: NO AI GHETTI, NO AL DOPPIO GIOCO DI NICOSIA
08 Dic 2010 20:48
Il Consiglio Comunale è stato chiamato ieri ad esprimersi su un Regolamento che intende sanare la piaga dell’abusivismo commerciale più volte denunciato dallo scrivente negli anni scorsi. Se da un lato l’azione accoglie in buona sostanza le mie istanze, dall’altro, invece, la proposta contempla la creazione di alcune zone della città da sacrificare per accogliere la concentrazione di venditori che oggi sono abusivi e che un domani dovrebbero ravvedersi e regolarizzare la propria posizione (?).
Il sottoscritto è intervenuto nel dibattito consiliare evidenziando alcuni dati salienti attinenti alla materia in oggetto, che di seguito si riporta e subito dopo, per sensibilizzare il Consiglio, ha abbandonato l’aula.
Anzitutto emerge un dato che fotografa la volontà del Sindaco manifestata in tutti questi anni, ossia quella di non aver contrastato appieno il fenomeno dell’abusivismo commerciale, tant’è che ancora oggi sono centinaia le postazioni abusive sparse in Città e nella Frazione di Scoglitti; questo dato evidenzia, altresì, un altro aspetto sconcertante concretizzato dalla conseguente mancata tutela dei tantissimi commercianti onesti, in regola con tutte le norme di legge in materia commerciale, sanitaria, annonaria, fiscale, ecc., costretti in tutti questi anni a dover subire un pesante danno economico derivante dal calo delle vendite, conseguenza diretta della sleale concorrenza posta in essere dagli abusivi.
In secondo luogo si denuncia il tentativo, contemplato nel Regolamento in esame, di sacrificare i quartieri a ridosso della Parrocchia “Purgatorio” e quelli antistanti Piazza Berlinguer a Vittoria nonché quello attiguo alla Scuola Media a Scoglitti come aree per accogliere centinaia di venditori ambulanti a posto fisso. Dai fatti si comprende bene che, seppure non tutti i giorni, i residenti risentiranno di evidenti disagi in termini di tranquillità, di logistici, di viabilità, di igiene e sanità ed inoltre i commercianti delle medesime zone subiranno gli effetti di una concorrenza massiccia, addirittura il loco. Quanto sopra costituisce il danno! Ma come ogni danno che si “rispetti” a quello che il Sindaco vuole arrecare ai soggetti sopra menzionati si aggiunge la classica “beffa” !
Essa è costituita dal fatto che il Comune di Vittoria anni addietro ha speso circa un miliardo e mezzo di lire per realizzare in fondo alla Via Cacciatori delle Alpi un’area attrezzata da destinare ai così detti mercatini rionali. Oggi quel sito attrezzato di servizi igienici, tettoie, ampi parcheggi, alloggi custodi, illuminato di tutto punto (giorno e notte), in definitiva idoneo allo scopo è, paradossalmente, utilizzato meramente come autoparco!
Ma il paradosso diventa ancor più macroscopico se solo si pensa che il Sindaco non ha nessuna intenzione di utilizzarlo per lo scopo per cui è stato edificato con tanto spreco di danaro pubblico. I paradossi non finiscono qui, ve ne è un altro che trasuda malafede: a settembre la Giunta a riassegnato determinate aree da destinare alla vendita ambulante a posto fisso a determinati commercianti che già vi svolgono la propria attività, ciò senza tenere conto che la stessa Giunta stava provvedendo ad adottare ed inviare in Consiglio Comunale il Regolamento in oggetto.
Delle due l’una: o la Giunta non ha memoria dei propri atti o si vogliono escludere dalla nuova regolamentazione, che confina tutti gli ambulanti in determinate aree, quegli ambulanti a posto fisso che ad oggi hanno già avuto assegnate le aree (compresi quelli di Piazza Dante tanto cari al Sindaco). Il varo di questo Regolamento deve essere il presuppone l’azzeramento di tutte le assegnazioni di suolo pubblico e per sgomberare la Città da ogni forma di deleteria ed indecorosa commercializzazione tipica delle “casbah” nordafricane.
Solo così si dimostrerebbe coerenza con i proclami di legalità e di non voler sacrificare la Città sullo “altare” del proprio egoismo e del proprio desiderio (pio) di sopravvivere elettoralmente alla imminente competizione elettorale comunale. A tutti è chiaro, fin’anche a me, come il Sindaco oggi sia impegnato ad effettuare calcoli elettoralistici, ma è altrettanto chiaro che non sarà il sottoscritto, con il proprio voto in Consiglio, a reggere il gioco a chi ha finito di devastare il decoro, la vivibilità e l’economia di una comunità.
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