COMISO, LA CNA CHIEDE INTERVENTI IMMEDIATI NELLA ZONA ARTIGIANALE IN STATO DI DEGRADO

Si sono riuniti e hanno discusso a lungo i rappresentanti di alcune ditte insediate nella zona PIP (Piano di Insediamento Produttivo) di Comiso che hanno sottolineato come le imprese abbiano investito centinaia di migliaia di euro in quest’area senza però aver ricevuto attenzione e disponibilità concreta da un Amministrazione che sulla zona artigianale del centro casmeneo continua a mantenere un silenzio strano e immotivato.

L’incontro, svoltosi nei locali cittadini della CNA, ha poi fatto emergere altre criticità: secondo il presidente territoriale Giovanni Calogero e il responsabile organizzativo Giovanni Sallemi gli impegni istituzionali legati allo sblocco dell’aeroporto stanno inevitabilmente tenendo la Giunta particolarmente occupata, ma è anche vero che ci sono mole altre questioni che meritano lo stesso rispetto e considerazione.

La zona artigianale infatti è diventata un cattivo biglietto da visita per le ditte insediate ma soprattutto per Comiso: clienti, fornitori, rappresentanti arrivano e trovano belle aziende inserite in un contesto che, con un eufemismo, può essere definito “poco ospitale”.

“Per questo – dicono Calogero e Sallemi – torniamo a chiedere maggiore attenzione nei confronti di chi compie investimenti, crea occupazione e sviluppo vero. Ad onor del vero  va anche detto che, dopo le nostre segnalazioni, l’Amministrazione si è attivata e che alcune piccole azioni di riqualificazione dell’area sono state effettuate, ma è solo un primo timido passo, ancora molto deve essere fatto e soprattutto mantenuto.”

Tra i problemi da affrontare tempestivamente ci c’è quello delle discariche, già da tempo segnalatele quali piuttosto che essere rimosse, aumentano: questo a indicare l’inciviltà cronica di qualche cittadino che però non è stato mai coltro in flagrante, dimostrazione che la videosorveglianza non funziona come dovrebbe.

Le strade che collegano la zona Pip con il resto del territorio inoltre sono certamente più adatte alla circolazione degli animali da soma che a quella di auto, furgoni o tir: “Abbiamo appreso dall’Amministrazione – dicono a tal proposito Sallemi e Calogero – che esiste un progetto di riqualificazione della viabilità fermo al Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) dal 2008. Forse è venuto il momento di sollecitarlo. Quattro anni di silenzio sembrano tanti. Nel frattempo una serie di interrogativi: si potrebbe asfaltare la strada fino alle vicinanze del torrente e poco dopo lo stesso? Il centro direzionale potrebbe essere messo in sicurezza prima che venga definitivamente smontato? In attesa che queste domande trovino una risposta, invitiamo il Sindaco Alfano ad avere l’audacia, la stessa che hanno le imprese insediate,  di trascorrere un paio d’ore insieme con le ditte e con il gruppo dirigente della CNA nella zona Pip per verificarne lo stato e individuare soluzioni possibili e praticabili in tempi brevi”.

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