Comiso e il commissariamento per il bilancio, per consigliere Gaglio si va verso il fallimento

Dopo che il Comune di Comiso è stato commissariato per quanto riguarda il bilancio, interviene il consigliere comunale Gaetano Gaglio di Articolo Uno, che lancia un attacco politico all’Amministrazione guidata dal sindaco Schembari. Ieri il Comune di Comiso aveva spiegato di aver già provveduto ad approvare il consuntivo in Giunta (qui l’articolo).  Ecco il testo integrale del suo intervento: “Situazione finanziaria del Comune di Comiso: continuiamo con i commissariamenti e ci dirigiamo velocemente verso il fallimento . Secondo bilancio consuntivo della Giunta Schembari e secondo Commissario Regionale nominato dall’Assessorato Enti Locali per fare approdare in consiglio comunale il rendiconto. Non c’è che dire, 2 su 2 è un record che la città credo non avesse mai registrato.

Dopo essere stato nominato il 16 settembre scorso, il 6 novembre si è infatti insediato a Comiso il commissario regionale per assicurare, con i poteri sostitutivi previsti dalla legge e necessari quando la Giunta comunale non è in grado di fare il proprio lavoro,  che il rendiconto 2019 possa essere esaminato dal consiglio comunale dopo quasi 5 mesi di ritardo rispetto alla scadenza, più volte prorogata quest’anno, di legge.

E se ci aspettavamo il ritardo, abituale visto che nessuno, ma proprio nessuno, strumento finanziario di questa amministrazione è sinora arrivato in consiglio comunale rispettando la tempistica imposta dalla normativa, qualche sorpresa hanno destato i numeri, ben oltre le peggiori previsioni.

L’Assessore al bilancio si è infatti affrettata a comunicare alla città che la Giunta aveva approvato la proposta di rendiconto per il consiglio appena poche ore prima dell’insediamento del Commissario regionale, il 4 novembre. Peccato che le notizie che abbiamo sembrano confermare un disavanzo di 7 milioni e mezzo di euro per l’anno 2019.

Nel rendiconto 2018 il disavanzo era stato di 3 milioni di euro ed in effetti nel 2018 la Giunta Schembari aveva amministrato solo sei mesi, circostanza che, in attesa di esaminare in consiglio lo strumento finanziario, potrebbe in parte spiegare il raddoppio del deficit. Se in sei mesi il danno fatto era di 3 milioni, in un anno intero il fatto che sia più che raddoppiato non dovrebbe sorprendere.

Di sicuro c’è che a questo ritmo c’è ben poco da stare tranquilli, calmi e non creare allarmismo. Il fallimento, come purtroppo facilmente prevedibile, non è neppure più dietro l’angolo, ma in pieno corridoio e in bella vista”.

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