Comicoterapia strumento di cura corale. Una mostra interattiva e l’iniziativa formativa di Ci Ridiamo Su a Ragusa

RAGUSA – Una scintilla che porti il linguaggio dell’umanità, della gentilezza, del rispetto nelle relazioni interpersonali. Ad accenderla nel cuore di ognuno la mostra interattiva dell’associazione “Ci ridiamo sù” di Ragusa che da sabato scorso ad oggi è stata allestita al Centro polifunzionale del capoluogo. Un’esposizione che si presenta come percorso interattivo di narrazione drammaturgica con la visione e l’ascolto delle esperienze del progetto Saturnino che vede impegnati i clowndottori nel reparto di Dh oncologico dell’ospedale “M. P. Arezzo” di Ragusa Ibla.

La comicoterapia come cura integrata perché il paziente è persona fatta di un corpo fisico, ma anche di emozioni, sensazioni, pensieri. Così la paura, l’angoscia, l’ansia, il disagio diventano sintomi dei quali è necessari prendersi cura, secondo un approccio olistico che guardi sempre all’essere umano nella sua completezza. “Ridare comunità alla comunità”, il titolo della mostra, prorogata fino ad oggi a seguito di tante richieste da parte di visitatori interessati: un allestimento che ha accompagnato il numeroso pubblico attraverso le varie fasi del percorso terapeutico, circondandolo di quei sentimenti che il paziente, la sua famiglia e gli operatori vivono di fronte la malattia.

Stamattina anche la visita del direttore generale dell’Asp 7 Angelo Aliquò che è rimasto particolarmente toccato dal percorso che la mostra regala. Sabato inoltre l’associazione ragusana di dottori dal naso rosso è stata impegnata nel seminario laboratorio esperienziale-espressivo-corporeo “Comicoterapia come cura integrata”, alla cui apertura erano presenti don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio Pastorale della salute della Diocesi di Ragusa, e il parlamentare regionale Stefania Campo.

Tanti i corsisti che hanno deciso di osare, di mettersi in gioco, come ogni giorno fa un clowndottore, sperimentando e contaminando linguaggi e tecniche nuove, per fare esperienza viva dell’incontro con l’altro nella vita di ogni giorno, per ritornare a concentrarsi sull’importanza e sull’ascolto dell’identità, sul modo di conoscersi non solo “anagraficamente” ma anche attraverso la propria creatività, e così ri-scoprirsi e vedersi in modo diverso.

Intanto l’associazione “Ci ridiamo su” parteciperà anche quest’anno al concorso “Aviva Community Fund”, il fondo benefico a favore delle organizzazioni non profit attive nelle comunità locali attivato dal gruppo assicurativo internazionale Aviva. Le votazioni online sono attive dal prossimo 4 aprile.
Per info sulle attività dell’associazione “Ci ridiamo sù” è possibile visitare la pagina facebook “Ci ridiamo su” o il sito web www.ciridiamosu.it. Il progetto Saturnino è interamente finanziato con fondi privati: Siet, Samot Ragusa Onlus, Samot Palermo, Studio Dea, Agriplast, Ecofaber, Bibite Polara, Despar, Bapr, Emporio Animali, Prima Classe e Ragusaoggi.it.

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