“Comicoterapia come cura integrata”, sabato 30 un laboratorio organizzato da “Ci ridiamo su”

Dalla cura al prendersi cura, perché non basta rimuovere la malattia. Il “patire con”, la compassione, il sostegno emotivo, l’esserci: è il senso di un approccio diverso di fronte al malato e alla sua famiglia, un paradigma che abbraccia ogni aspetto della relazione del curare intesa come care. Alla “Comicoterapia come cura integrata”, all’interno del Progetto Saturnino attivo in DH Oncologico presso il MP Arezzo di Ragusa, è dedicato il seminario laboratorio esperienziale-espressivo-corporeo organizzato dall’associazione “Ci ridiamo su” di Ragusa, in programma sabato 30 marzo, dalle ore 9.30, al Centro polifunzionale del capoluogo (via Colajanni 69) e destinato a chi vuole approfondire la comicoterapia come aspetto centrale del prendersi cura. Sarà invece aperta a tutti la mostra interattiva che, a partire dalle 16.30 sempre di sabato 30 marzo, permetterà di attraversare simbolicamente le varie fasi del percorso terapeutico che un paziente deve affrontare, con un’attenzione anche a specifici momenti rituali.
La relazione tra il fenomeno del ridere, delle emozioni positive e la salute psicofisica della persona è al centro della gelotologia o comicoterapia, secondo una prospettiva olistica che valuta tutti gli aspetti della persona, il corpo, le emozioni, il pensiero. Un approccio fondamentale in contesti di disagio sociosanitario quale è la realtà ospedaliera, dove l’associazione ragusana di clown dottori opera, in particolare nel reparto di Pediatria e da due anni anche nel reparto di DH oncologico dell’ospedale “M.P. Arezzo” di Ragusa Ibla con il progetto “Saturnino”. E’ proprio in ospedale che bisogna trovare un diverso equilibrio emotivo sia per il personale che per i degenti al fine di creare una struttura umanizzata, dove la comunità diventi un contesto terapeutico nel quale decodificare, trattare e superare la malattia restituendo la persona ad un nuovo ruolo sociale. Il laboratorio seminario di “Ci Ridiamo Su” affronterà tre diversi momenti: il primo sarà dedicato all’aspetto esperienziale e quindi il valore del rito e l’importanza e l’ascolto  dell’identità della persona, essere umano e non numero; seguirà un momento interattivo con un percorso di narrazione drammaturgica attraverso la visione e l’ascolto delle esperienze del progetto “Saturnino”; per finire il momento espressivo-corporeo “la Cura nella Cura” sperimentata attraverso metodologie e tecniche di comicoterapia, ludopedagogia e teatro sociale. Il seminario sarà condotto dai clown dottori Fabio Ferrito ed Enrica Frasca Caccia e ha un Comitato Scientifico composto dagli psicologi e psicoterapeuti Omaira Di Rosa, Carmelo Pignatelli, Stefania Antoci e i clown dottori Giulia Treccosta e Alessandro Vitrano. “Nel concetto del prendersi cura – spiegano i clown dottori – sono compresi sia la competenza professionale e la preparazione scientifica sia il coinvolgimento personale che ci porta a porre al centro del nostro agire la persona umana. Ciò significa prendere in considerazione non solo la malattia, ma anche l’intero vissuto di malattia, perché la malattia colpisce il malato sia a livello biologico, che psicologico, emotivo, individuale, a livello sociale e del contesto in cui il soggetto vive. Per raggiungere questo obiettivo – concludono – occorre entrare in sintonia con l’utente e i suoi famigliari con quell’atteggiamento che si chiama ascolto empatico al fine di raggiungere la salute. Il nostro laboratorio approfondirà tutti questi aspetti affinchè l’operatore che decide di affiancare l’utente in un percorso di realizzazione faccia molto di più rispetto il semplice sentire l’altra persona che trasmette i suoi dubbi e le sue perplessità, ma deve avvalersi di un ascolto attivo intendendolo come la capacità di essere presenti rispetto all’altro”.

Per la partecipazione al seminario, aperto a tutti, i posti sono limitati, con crediti per assistenti sociali. Per info e iscrizione: formazione@ciridiamosu.it – 335 6333368. Per info sulle attività dell’associazione “Ci ridiamo sù” è possibile visitare la pagina facebook “Ci ridiamo su” o il sito web www.ciridiamosu.it. Il progetto Saturnino è interamente finanziato con fondi privati: Siet, Samot Ragusa Onlus, Samot Palermo, Studio Dea, Agriplast, Ecofaber, Bibite Polara, Despar, Bapr, Emporio Animali, Prima Classe e Ragusaoggi.it.

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