COMANDO VIGILI NEL CAOS A VITTORIA

La  vicenda  della sostituzione del Comandante del Corpo dei Vigili Urbani, la cui funzione è stata affidata da più di un anno  al Segretario Generale,  segna un ulteriore passaggio di confusione e di traccheggi di questa amministrazione. Per  coprire il posto vacante di Comandante dei Vigili, si  è attivato intanto più di un anno fa,  un bando di concorso. Il bando coinvolgeva ben tre Direzioni diverse del Comune, per le quali sono  già state effettuate le prove scritte e in un caso individuato e nominato il vincitore. Anche il concorso per la selezione del Comandante dei Vigili ha segnato lo svolgimento della prova scritta. Poi tutto inspiegabilmente si  è fermato, si è bloccato, si è paralizzato. Sono passati mesi e mesi ormai, e  non si sa più niente di quel concorso. Cosa è accaduto?

Sono state concluse le prove scritte? Sono stati assegnati punteggi ai candidati? A un certo punto il Segretario Generale, Comandante f.f. del Corpo dei Vigili Urbani, affida a un Ufficiale, di grado inferiore ad altri, compiti sostitutivi di Direzione, trascurando totalmente, fatto gravissimo, la specificità dell’assetto amministrativo di un Corpo dei Vigili, che ha un preciso codice gerarchico, garantito da leggi anche di carattere generale nel Pubblico Impiego. Il caos arriva all’apice. Quello che era una volta uno dei Corpi più considerati in Sicilia, si sfilaccia e degrada nel dirigismo di piccoli assessori “cumannusi” che si lasciano andare persino a forme di pressione e di intimidazione di qualche  vigile, reo di volere fare il proprio dovere a fronte degli inviti dell’assessore a chiudere gli occhi in presenza di precise violazioni di legge.

Ora, senza nulla comunicare del precedente concorso, rimasto bloccato ma pur sempre in vigore, l’amministrazione comunale approva un nuovo bando per il conferimento di un incarico  per la copertura, a tempo definito, del posto di Comandante, quasi che il concorso vero non si dovrebbe chiudere più. Certo, si può notare facilmente che Vittoria è già  in fase  pre-elettorale  e che un incarico a tempo definito può attrarre  diversi concorrenti,  tutti protesi  all’obiettivo. Già infatti è voga  il toto-comandante e qualcuno azzarda persino la taglia delle scarpe che potrebbe avere questo beneficiato: taglia 43. Alla fine, anche a non credere a queste illazioni, chi alla fine   farà la scelta tra i diversi concorrenti, chi potrà decidere? Una Commissione? Non sembra. Sarà direttamente lui, il sindaco uscente, a decidere,  in totale negazione  di un  concorso in itinere,  che si potrebbe però chiudere subito, tempo 20 giorni, ma bloccato non si sa per quali motivi.

La legalità qui è veramente casareccia, fatta in house. A prescindere.  (r.v.)

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