COLORI DAI… SUONI

Tony Esposito presenta la sua prima personale di pittura, oltre che esibirsi in un grande concerto. Tutto questo il 24 aprile a Ragusa Ibla. “L’espressione artistica di Tony Esposito è da sempre legata al mondo della pittura, egli infatti proviene dall’accademia di belle arti. Nonostante la sua carriera lo abbia poi spinto verso la musica, egli non ha mai abbandonato le sue velleità figurative. Da molti anni partecipa a collettive, l’ultima delle quali raccordava opere di musicisti affermati quali Paolo Conti, Gino Paoli e Franco Battiato. Per la prima volta però affronta l’esperienza di una personale”. In questo modo il direttore artistico dell’evento, Amedeo Fusco, ci spiega l’importanza di questa mostra, che sarà inaugurata il 24 aprile alle 10.00 presso la ex chiesa S. Antonino e rimarrà aperta al pubblico fino al 1 maggio. Sarà presente lo stesso Esposito, che incontrerà i visitatori e spiegherà loro le suggestione che lo hanno guidato in questo percorso artistico. Grazie al sostegno dell’Assessore provinciale al Tempo Libero, Giuseppe Cilia, in collaborazione con il Comune e la Regione Sicilia, si è potuto coinvolgere Tony Esposito in un secondo, importante appuntamento. Previsto infatti per le 21.30, sempre del 24 aprile, un concerto in Piazza Duomo. “Abbiamo scelto Ragusa Ibla come location  – tiene a precisare Fusco – perché Tony ne è rimasto affascinato sin dal suo primo concerto tenuto in questa città, nel lontano 1984. I colori, la luce e l’architettura barocca sicuramente esalteranno la performance musicale. Tra i molti brani in scaletta persino un inedito del nuovo album, ancora non uscito”. Un artista a tutto tondo, come lo ha definito l’Assessore Cilia, che fa della mediterraneità la sua principale icona rappresentativa. “Ciò che colpisce – dichiara l’Assessore – è il linguaggio universale dell’arte. Tutti coloro avranno il piacere sia di guardare che di ascoltare Tony Esposito, comprenderanno la matrice unitaria che viene espressa in entrambe le performance. Due linguaggi artistici differenti eppure un unico messaggio, quello del dialogo e dell’integrazione fra la cultura mediterranea e quella africana. Un tema quanto mai attuale”.

 

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