COLLEZIONE STORICA AREZZO DI TRIFILETTI

Movimento Città ha accolto con favore la notizia della firma della scrittura privata relativa all’acquisto della collezione storica d’abiti appartenente al prof. Gabriele Arezzo di Trifiletti. Vogliamo ricordare che tale operazione è stata da noi supportata fin dall’inizio, sia tramite l’ascolto e la condivisione delle valutazioni culturali del prof. Giuseppe Nuccio Iacono, al quale va sicuramente riconosciuto particolare merito nell’intera vicenda, che tramite opportuni e pubblici interventi nelle sedi istituzionali, soprattutto nei numerosi momenti critici della faticosa “gestazione” della decisione politico-amministrativa. Abbiamo sempre considerato – e continuiamo a farlo, nonostante le polemiche che stanno già montando – il valore aggiunto innegabile che la collezione Arezzo avrebbe potuto costituire per il nostro Comune, soprattutto se adeguatamente collocata e valorizzata; del resto la stessa collezione era da tempo oggetto di interesse da parte di numerosi soggetti istituzionali, non solo isolani, che sarebbero stati pronti a spendere una cifra maggiore pur di ottenerne la proprietà.

Oggi che, grazie anche al contributo silenzioso e paziente di tanti estimatori e convinti assertori del valore della raccolta, tale patrimonio storico-antropologico-culturale sta per diventare proprietà dei ragusani, Movimento Città vuole ribadire l’assoluta necessità di dare vita ad una programmazione specifica e condivisa, in merito al futuro della collezione storica, che dovrà essere adeguatamente allocata, custodita, preservata, valorizzata e fruita pubblicamente. Si tratta infatti di un bene culturale che, al di là del valore in sé, può produrre sicuro reddito, se si sarà capaci di attingere a moderne strategie di marketing culturale e turistico. L’unico danno possibile per il nostro Comune, infatti, lo intravediamo solo nel rischio di abbandono e di sottoutilizzo del nuovo bene acquisito, rischio che purtroppo pesa sul recupero e la valorizzazione dei tanti monumenti della Sicilia sud-orientale, come si evince dalla recente reprimenda dell’UNESCO.

Noi immaginiamo che la collezione Arezzo di Trifiletti possa contribuire alla rivitalizzazione di numerosi siti cittadini d’interesse storico-culturale, a partire dal Castello di Donnafugata, ma non solo. E pensiamo inoltre che, proprio a partire dalla discussione sul futuro della collezione d’abiti appena acquisita, si possa avviare in città un percorso partecipativo, che coinvolga associazioni e cittadini, capace di produrre un piano strategico di programmazione economico-culturale, basato sulla convinzione che il vero “petrolio” della nostra terra  consista soprattutto nelle ricchezze ambientali e culturali di cui disponiamo e che sono sempre più oggetto di ammirazione di migliaia e migliaia di turisti.

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