CIRCA 18 PERSONE SONO STATE CONTAMINATE DA SALMONELLA

Circa 18 persone ricoverate  per probabile contagio da “salmonella”, tutti, pare, dopo aver ingerito la stessa salsiccia secca acquistata nella stessa macelleria modicana.

 

Adesso attendiamo le analisi di laboratorio che dovrebbero arrivare stamane; le indagini presso la macelleria (della quale ovviamente non si conosce il nome ma che si dice essere in località Vignazza-Fontana vicina al centro storico di Modica) e le eventuali denunce in Procura con altre indagini conseguenziali, ovvero noi cittadini consumatori sapremo, solo tra qualche mese (forse) se e quale macelleria vendeva carne infetta dal batterio, potendo continuare a “godere” per molte settimane ancora dei “benefici” che la salmonellosi puo’ concederci. Cosa intende fare il Sindaco, massima autorità sanitaria della città?

 

Dove stanno le decine di associazioni dei consumatori che,in questi casi, dovrebbero  avvertire la cittadinanza che il batterio della “salmonella” viene veicolato tramite l’assunzione cruda di carne, uova e derivati e pollame?

 

Il batterio resiste alle basse temperature e per ucciderlo si deve cuocere l’alimento a oltre 70 gradi C. per almeno 15 minuti. Ha un periodo di incubazione molto breve, tra le 12 e le 18 ore dopo l’ingestione dell’alimento facendo comparire sintomi quali dolori addominali, nausea e vomito, febbre, diarrea e disidratazione (soprattutto in bambini e persone debilitate, nei quali può colpire vari organi).

 

Non vogliamo creare allarmismo, ma non possiamo accettare che ogni qualvolta avviene un caso di sospetta infezione, causata da assunzione di alimenti acquistati dallo stesso produttore/venditore, si deve attendere mesi aumentando il numero di pazienti infetti che, non conoscendone i rischi, continuano ad acquistare presso il medesimo venditore/produttore.

 

Non vogliamo dare colpe a nessuno, nemmeno al venditore/produttore, ma che questi si assuma le proprie responsabilità e oltre a ritirare la merce in vendita avverta tutti i suoi clienti di non consumare più salsiccia fresca o altra carne, uova acquistate presso il suo punto vendita.

 

Chiediamo anche alle associazioni dei consumatori, forse inermi di fronte alle leggi italiane che non consentono di agire immediatamente, di attivarsi a livello nazionale per fronteggiare e colmare queste “falle” del sistema legislativo italiano. (g.i.)

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