CIOCCOLATA INDIGESTA PER I DIPENDENTI ANCORA SENZA STIPENDIO

“Speravamo che la manifestazione del cioccolato si trasformasse in vera occasione di promozione, di rilancio, di opportunità. Invece, si registra l’ennesimo fallimento organizzativo dell’Amministrazione che , di fatto, ha il merito di avere  trasformato  la festa del cioccolato in una sagra montagnola di cui la Città volentieri avrebbe fatto a meno, mortificando gli sforzi ed i sacrifici e la partecipazione dei tanti produttori locali che devono attendere manifestazioni nel resto d’Italia e all’estero per vedere riconosciuta la loro qualità e per occupare le pagine dei giornali nazionali ed internazionali”.

“Le lamentele dei commercianti,-prosegue Iabichella- bistrattati e mai ascoltati nelle scelte che li avrebbero riguardati nell’organizzazione dell’evento, sono unanimi e , soprattutto, fanno il paio con il mancato introito degli affari mancati, attesa la ingiustificata chiusura del centro storico, isolato per 5 giorni”.

“Il fallimento della Kermesse viene conclamato con i costi della manifestazione che fatto, addirittura, rabbrividire, chi oggi, stenta a fare quadrare i conti familiari. 250 mila euro spesi,  che delineano se si confrontano alcuni voci, un dubbio quadro d’insieme”.

“Perché non sono stati impiegati in operazioni di marketing e comunicazione reale a sostegno della manifestazione i 20 mila euro destinati ? Siamo convinti, che si potrebbe anche investire di più e meglio specie se con quei soldi si immaginava la trasmissione di uno spot sulle reti nazionali. Come mai nessuna agenzia di stampa nazionale ha ripreso l’avvenimento? Rientra anche questo in una innovativa strategia? E’ possibile spendere 31 mila euro  per l’allestimento e lo svolgimento di alcuni convegni , di alto valore scientifico,ma  che hanno riguardato solo una decina di persone?” 

“E’ possibile concentrare sulla realizzazione della Casa delle Farfalle risorse pari a30 mila euro?”  

“Quale esito si voleva conoscere per spendere 4 mila euro per un sondaggio demoscopico di dubbia consistenza ed attendibilità, affidato a non si sa quale azienda, che aveva il compito di analizzare il gradimento di una manifestazione che bastava guardare gli anni passati per comprendere quale successo riscuotesse tra gli  operatori e tra turisti?”

“Invece di “bruciare” 60 mila euro solo per l’allestimento degli stands, non si potevano utilizzare gli androni dei palazzi nobiliari di cui la Città dispone per ricreare ambienti di indubbio valore artistico e culturale, esperienza già fatta anche da questa Amministrazione per altri manifestazioni?”

“Ancora più dissonante sono le voci circa l’ammontare dell’investimento che tale non è stato visti i risultati, attesa la difficilissima situazione in cui versano tutti i dipendenti comunali, in attesa di ricevere gli ultimi due stipendi e dell’indotto, cooperative sociali(15 mensilità arretrate), operatori ecologici e Servizi per Modica, ai quali  la cioccolata andrà certamente indigesta”.

 

 

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