Ciclismo: quando Riccardo Amarù correva con Pantani e gli altri

 

E’ il momento dei ricordi. In attesa che l’attività agonistica possa ripartire, si fa quasi a gara per fare riemergere le esperienze più belle e significative. Ne sa qualcosa il patron dell’Asd Multicar Amarù, Riccardo Amarù, che, in questi giorni di quarantena, affidandosi per l’appunto all’onda lunga delle emozioni più strabilianti, non ha potuto fare a meno di affidare ai social una foto che lo ritrae, anni fa, mentre era in sella a una bici con la maglia delle Marche al giro d’Italia dei dilettanti. A competergli il ritmo della pedalata veri e propri mostri sacri del ciclismo professionistico italiano e internazionale che da lì a poco avrebbero dimostrato tutto il proprio valore. Gente, insomma, come Marco Pantani, Wladimir Belli, Francesco Casagrande, Mariano Piccoli e Vincenzo Galati. Tutti ripresi nello stesso scatto assieme a Riccardo Amarù che, naturalmente, lo serba tra i ricordi più cari e prestigiosi. “Non è un caso – sottolinea il presidente dell’Asd Multicar Amarù, Carmelo Cilia – che il nostro patron sia così appassionato a questa disciplina sportiva. Avere avuto la possibilità di correre con questi campioni del ciclismo di casa nostra è un grandissimo onore che merita di essere rilevato, anche ad anni di distanza. Ed è proprio facendo leva su questi nobili trascorsi che speriamo anche noi di potere garantire un futuro di notevole spessore ai nostri ragazzi. I quali, perdurando lo stato di quarantena per l’emergenza sanitaria, continuano ad allenarsi con programmi personalizzati all’interno delle mura domestiche. Non vedono l’ora, però, di potersi proporre nuovamente nei vari circuiti, anche se in realtà non hanno corso neppure una gara ancora in questo 2020, per dimostrare appieno il loro valore. Siamo certi che, appena si riprenderà a competere in sella a una bici, i nostri ragazzi, tanta è la loro voglia di fare bene, si metteranno subito in mostra. Per noi sarà davvero una sfida eccezionale riuscire a preparare in tempo il gruppo per garantire il ritmo di una competizione agonistica. Siamo certi, però, di riuscire a farcela. E’ l’obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere nel medio termine”.

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