Cibo: potrebbe arrivare presto nelle nostre tavole la “bistecca stampabile”

È possibile stampare una bistecca in 3D, cucinarla e mangiarla? Secondo Giuseppe Scionti, sì. Con la sua startup NovaMeat, il 32enne ricercatore nell’ambito della rigenerazione di tessuti si avvicina a portare sul mercato un prodotto senza precedenti: il cibo creato dalle ‘bio stampanti’ è fatto di proteine vegetali, ma ha la consistenza fibrosa della carne e soprattutto è stampabile, come gli oggetti plastici realizzati dalle stampanti 3D ormai diffuse in tutto il mondo.

Meno di dieci minuti per la realizzazione, circa un minuto per la cottura: “più che una bistecca la chiamerei un carpaccio, viste le esigue dimensioni”, scrive su Repubblica Riccardo Luna, che ha assaggiato l’invenzione di Scionti. Al momento, però, il sapore non è il punto forte della bistecca 3D: l’imprenditore si sta concentrando sulla consistenza della bistecca stampabile perché possa essere sempre più simile a quella della carne vera e propria, ma promette che ovviamente metterà a punto anche il gusto.

L’idea di Giuseppe Scionti è di attenuare l’impatto dell’uomo sul pianeta, offrendo al consumatore un ventaglio di alternative sempre più sane e che comportino meno compromessi possibili sul piano del gusto. Nel prossimo futuro, forse, una stampante in cucina non sarà fuori posto.

Fonte: Live Sicilia

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