CHIUSURA RECORD DI 11 GIORNI AD UN NEGOZIO APPARTENENTE A SOGGETTI DI ETNIA CINESE

L’attività della Guardia di Finanza di Ragusa, mirata al contrasto delle irregolarità relative all’emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale prosegue.

I finanzieri hanno eseguito 3 provvedimenti di chiusura di altrettanti esercizi commerciali.

Come è noto l’obbligo di emissione dello scontrino fiscale rappresenta il primo passo,  a portata di tutti,  per la legalità fiscale e la sua mancata emissione reiterata comporta la chiusura temporanea dell’attività.

In particolare, la Compagnia di Ragusa ha apposto i sigilli ad esercizi commerciali ubicati nel comune di Ragusa e di questi provvedimenti uno ha riguardato un  negozio al dettaglio di confezioni per adulti, gestito da un soggetto di etnia cinese, al quale è stata inflitta la chiusura record di undici giorni.

Le altre due chiusure sono state eseguite nei confronti di due pizzerie.

I provvedimenti sono stati emessi dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, a seguito di quattro distinte mancate emissioni dello scontrino fiscale negli ultimi cinque anni, accertate dai militari della Guardia di Finanza nel corso dell’attività di istituto. La sospensione è stata  operata in applicazione dell’art. 12, comma 2, del Decreto Legislativo 471/97 che prevede la chiusura dell’esercizio commerciale per un periodo da un minimo di tre giorni sino ad un massimo di un mese.

Dall’inizio dell’anno, la G.diF. di Ragusa ha eseguito, nei confronti di tutte le categorie economiche, 2.866 controlli tesi a verificare la regolare emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale; con 735 infrazioni.

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