CHIESTO UN INCONTRO AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA PROVINCIA AVV. SCARSO

La crisi finanziaria ha messo in ginocchio numerose aziende. Di recente e con grande rammarico siamo venuti a conoscenza che la provincia di Ragusa, da sempre fra le più produttive, è stata stimata fra quelle che hanno un alto indice di licenziamento.

Il comparto agricolo è sicuramente il settore più colpito dalla crisi e quello dove si registrano il maggior numero di aziende che chiudono l’attività e licenziano i propri dipendenti.

Da qualche settimana la Polizia Provinciale è impegnata a fotografare i numerosi cumuli di vegetazione deposti dalle aziende agricole in attesa del 15 settembre, data in cui sarà possibile bruciare tale vegetazione essiccata. Chiediamo al Sig. Commissario Straordinario di conoscere quali sono i motivi che stanno alla base dell’iniziativa intrapresa dalla Polizia Provinciale.     

Poiché i rifiuti derivanti dall’attività agricola, in ottemperanza al DL 3/4/2006 n°152, sono classificati come “rifiuti speciali”, ci è stato segnalato che, in alcuni casi, la Polizia Provinciale ha indicato ai produttori agricoli che la vegetazione essiccata deve essere smaltita attraverso ditte specializzate che devono conferire tali rifiuti ai centri di compostaggio, il più vicino dei quali è quello di Santa Venerina in provincia di Catania! Inoltre, tale vegetazione secca, per essere smaltita, deve essere epurata da tutti gli altri accessori utilizzati nella fase della coltivazione (es. lacci e gancetti) in quanto materiale plastico ed inquinante. Un lavoro smisurato che inciderà notevolmente sui costi di gestione dell’azienda. Stesso discorso vale anche per le tavole dismesse dalle serre in quanto a contatto con agro-farmaci usati in agricoltura. Queste vanno smaltite come “rifiuto speciale” con costi di smaltimento eccessivi che aggraverebbero ulteriormente le già precarie condizioni economiche delle nostre aziende agricole.

Al fine di fare chiarezza sulla questione e dare indicazioni certe ai nostri sericoltori, chiediamo al Commissario Straordinario, avv. Giovanni Scarso, una convocazione urgente per una migliore conoscenza delle problematiche ambientali che riguardano il comparto agricolo.

Considerato che nel nostro territorio è presente un’alta percentuale di aziende impegnate nella coltivazione di prodotti agricoli in serra e considerato, altresì che, le operazioni di smaltimento dei residui di coltivazione spesso possono inquinare l’ambiente che ci circonda, chiediamo all’On. Aiello di sollecitare investimenti mirati a realizzare componenti “ecocompatibili” da utilizzare nella produzione per facilitare o abbattere i costi sostenuti per lo smaltimento di quanto residuato dalle serre. 

 

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