È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO DEGLI SCAFISTI
07 Mag 2010 22:05
La Procura di Modica ha chiesto il rinvio a giudizio degli scafisti che nel novembre del 2009 trasportarono, con grave rischio della salute e della stessa incolumità dei passeggeri, 199 clandestini di varie etnie, poi sbarcati presso il porto di Pozzallo. Il trasporto avvenne a bordo di una imbarcazione non idonea a tenere il mare in condizioni di sicurezza, nè a contenere un numero così ingente di persone. La tragedia fu evitata soltanto grazie ai soccorsi prestati dalle unità militari che condussero in porto sino alle coste siciliane l’imbarcazione, priva peraltro dei viveri necessari alla sopravvivenza dei passeggeri. Questi gli imputati ed il dettaglio delle accuse.
- Hany Mohamed Elsaka, nato a Kafrelshikh (Egitto) il 10/06/1987, alias Rashid Mustafa, nato a Tosany (Eritrea) il 06/10/1988, sedicente,
- Fatiani Hamada, nato in Egitto il 26/06/1985, alias Adhm Hamada, nato a Tosany (Eritrea) il 26/06/1985, sedicente, IMPUTATI
A) Del delitto di cui all’art. 416 c.p. per avere fatto parte, unitamente ad altre persone in atto non identificate, nella qualità di scafisti con il ruolo di guida e pilotaggio dell’imbarcazione, di un’associazione per delinquere promossa, organizzata e diretta nel tempo in Libia e in Italia, al fine di commettere una serie indeterminata di delitti tra quelli previsti dall’art. 12 D. L.vo n. 286 del 1998, ossia organizzare e controllare in modo diretto la gestione dell’immigrazione clandestina di cittadini extracomunitari verso l’Italia ed altri paesi europei. Accertato a Pozzallo (RG) il 20 novembre 2009.
B) Del delitto di cui agli artt. 110 c.p. e 12 commi 1, 3 lett. a), b) e d), 3-bis, 3-ter lett. b), D. Lvo n. 286 del 1998 e successive modifiche, perché, in concorso tra loro, nonché con gli altri associati non identificati di cui al capo A), compivano atti diretti a procurare l’ingresso di cittadini stranieri nel territorio italiano, segnatamente di n. 199 clandestini di varie etnie, in violazione delle norme contenute nel suddetto T.U. di riferimento, al fine di trarne indebito profitto, avendo i migranti corrisposto delle somme di denaro per pagare il prezzo del viaggio, trasportandoli a bordo di una imbarcazione non idonea a tenere il mare in condizioni di sicurezza, nè a contenere un numero così ingente di persone, la quale riusciva a proseguire nella navigazione soltanto grazie ai soccorsi prestati dalle unità militari che la conducevano in porto sino alle coste siciliane, imbarcazione priva peraltro dei viveri necessari alla sopravvivenza dei passeggeri. Con le aggravanti del fatto commesso da più di tre persone in concorso tra loro, del numero degli immigrati superiore a cinque e di avere esposto a pericolo la vita e l’incolumità dei medesimi. Accertato a Pozzallo (RG) il 20 novembre 2009.
C) Dei reati di cui agli artt. 110, 81 cpv. c.p., 1215 e 1159 del Codice della Navigazione perchè, in concorso tra loro e in esecuzione del medesimo disegno criminoso, in qualità di responsabili della navigazione, partivano a bordo di una nave priva delle prescritte dotazioni, che non si trovava in stato di navigabilità, con a bordo n. 199 passeggeri – numero nettamente superiore alla sua portata – privi dei viveri necessari alla sopravvivenza delle persone imbarcate. Accertato a Pozzallo (RG) il 20 novembre 2009.
Il solo Hany Mohamed Elsaka
D) Dei reati di cui agli artt. 81 cpv. e 495 c.p. perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, dichiarava falsamente alla Squadra Mobile della Questura di Ragusa e alla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo, che lo avevano sottoposto a fermo per i reati di cui ai capi di imputazione che precedono, di chiamarsi Rashid Mustafa, e di essere nato a Tosany (Eritrea) il 06/10/1988, nonché, nella qualità di persona sottoposta ad indagini per i medesimi reati di cui sopra, forniva le medesime false generalità in sede di interrogatorio di garanzia davanti al G.i.p. del Tribunale di Modica.
In Pozzallo (RG) il 21 novembre 2009 e in Modica (RG) il 24 novembre 2009.
Il solo Fatiani Hamada
E) Dei reati di cui agli artt. 81 cpv. e 495 c.p. perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, dichiarava falsamente alla Squadra Mobile della Questura di Ragusa e alla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo, che lo avevano sottoposto a fermo per i reati di cui ai capi di imputazione che precedono, di chiamarsi Adhm Hamada e di essere nato a Tosany (Eritrea) il 26/06/1985, nonché, nella qualità di persona sottoposta ad indagini per i medesimi reati di cui sopra, forniva le medesime false generalità in sede di interrogatorio di garanzia e in sede di incidente probatorio davanti al G.i.p. del Tribunale di Modica, contrariamente a quanto dichiarato alla Polizia di Stato del posto di segnalamento di Lampedusa e Linosa in data 25/07/2006, dove aveva declinato le generalità di Fatiani Hamada, nato in Egitto il 26/06/1985.
In Pozzallo (RG) il 21 novembre 2009 e in Modica (RG) il 24 novembre 2009 e il 15 febbraio 2010.
Con l’ulteriore aggravante di cui all’art. 61 n. 11-bis) c.p., per entrambi gli indagati e con riferimento ai reati di cui ai capi A), B), C), D) ed E) che precedono, del fatto commesso mentre si trovavano illegalmente sul territorio nazionale
© Riproduzione riservata