Chiaramonte e la sfiducia al sindaco: per l’assessorato alle autonomie locali la mozione è valida

Un punto a favovore delle opposizioni in consiglio comunale a Chiaramonte Gulfi. L’assessorato alle autonomie locali e della funzione pubblica ha dato una risposta oggi, 19 gennaio 2022, circa il contenzioso fra le opposizioni, che avevano proposto una mozione di sfiducia al sindaco della città, Sebastiano Gurrieri, e il parere della segretaria comunale, avallato dal presidente del consiglio, che invece aveva invalidato il quorum della mozione. E la regione, si pronuncia a favore dei consiglieri, chiedendo alla segretaria, dottoressa Salvina Cirnigliaro, e alla presidente del consiglio, Alessia Puglisi, di regolarizzare la questione.

Il fatto è noto: durante la seduta del consiglio comunale del 10 gennaio, 8 consiglieri comunali hanno votato una mozione di sfiducia contro il sindaco, facendosi forza della Legge regionale del 2016. La segretaria comunale, ha dato parere sfavorevole, richiamando una legge precedente del 2011 e una circolare successiva del 2012, in cui ci sarebbero voluti 10 voti.

Immediata l’azione dei consiglieri d’opposizione: un’occupazione dell’aula consiliare durata tre giorni, una missiva inviata agli enti locali e oggi la risposta dalla regione: quella mozione, secondo il parere della regione, era corretta formalmente e quindi si invitano la segretaria e il consiglio, dopo la lettura della loro relazione, a provvedere a normalizzare la questione.

Sempre secondo quanto riportato dal documento, Segretaria e presidente del consiglio possono effettuare un “ricorso gerarchico”, entro trenta giorni al Dirigente Generale pro-tempore del dipartimento regionale delle autonomie locali dell’assessorato regionale o al TAR entro 60 giorni.

La notizia è stata diffusa dal consigliere Mario Cutello, che dichiara: “La nota è chiara: qualsiasi atto si andrà ad approvare può provocare un danno erariale all’ente. Sindaco lei è abusivo, vada a casa”. Cutello ha già annunciato che invierà delle note al Prefetto e a tutte le autorità competenti.

La mozione, dunque, per l’assessorato regionale è valida, formalmente. E adesso? Gli organi comunali, al di la di tutto, non possono non tenere conto di questo importante parere.

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