Chiaramonte, Battaglia e Sammatrice: “Ecco perchè il sindaco ci ha revocato le deleghe”

Continua il terremoto politico a Chiaramonte Gulfi. Ed ora, a parlare, sono gli ormai ex assessori Paolo Battaglia e Veronica Sammatrice, rispettivamente vice sindaco e assessore alle politiche giovanili. Quest’ultima, è già stata rimpiazzata con il neo assessore Gianvito Messina. Resta ancora da capire chi prenderà il posto di Battaglia e a chi andrà la delega di vice sindaco.

Com’è noto, il sindaco di Chiaramonte Sebastiano Gurrieri ha revocato, con un decreto sindacale del 30 luglio del 2020, le deleghe, adducendo una serie di motivazioni rese note dal primo cittadino. Oggi, invece, i due ex assessori hanno deciso di spiegare quelle che, secondo loro, sarebbero le reali motivazioni che hanno spinto il sindaco a “licenziarli”. Una cacciata, tra l’altro, non indolore per il sindaco, dato che alla revoca dei due assessori è seguita la dichiarazione di indipendenza di due consiglieri comunali, Elvira Ballato e Vito Pavone, facendo perdere così, di fatto, la maggioranza in consiglio comunale al sindaco.

“È ormai chiaro agli occhi di tutti – è scritto in una lunga nota – che sin dall’ insediamento ci siamo battuti per poter svolgere il ruolo per il quale ci siamo candidati e per il quale i cittadini ci hanno votato. Lo abbiamo fatto nonostante non avessimo ancora le deleghe, per il quale abbiamo dovuto aspettare quasi due anni dall’insediamento, ottenute, per altro, sotto le pressioni di giornalisti, opposizioni e i cittadini più vicini alla politica.

A nulla sono servite quindi le riunioni e gli inviti scritti, sottoscritti anche da tutti i consiglieri di maggioranza, a far cambiare modo di operare al sindaco, il quale ha sempre preferito decidere tutto da solo rendendoci effettivamente partecipi soltanto al momento dell’approvazione in giunta. Ha provato, fin dall’inizio, a creare un rapporto ostile, sia all’interno del gruppo sia con tutti i dipendenti comunali, diventando quasi invidioso del rapporto umano che invece noi abbiamo sempre instaurato.

Le vere motivazioni che lo hanno spinto a revocare i nostri incarichi, sono certo rappresentate dalle continue pressioni con le quali chiedevamo collaborazione e per ultima la lettera protocollata il 30 luglio 2020, di cui il sindaco non fa menzione, con la quale, venuti a conoscenza di un programma dell’estate chiaramontana già stilato e confermato senza il nostro minimo coinvolgimento e pertanto, anche se favorevoli all’organizzazione di eventi, non eravamo d’accordo a votare un programma stilato unilateralmente. Purtroppo il sindaco non è disposto ad un rapporto collaborativo ma preferisce, tagliando la testa al toro, circondarsi di persone che per ambire ad una poltrona o per un mero guadagno economico sono disponili ad un assessorato di facciata.

Il motivo che ha spinto a dover puntualizzare le reali motivazioni della nostra revoca ricade nelle falsità che il primo cittadino ha scritto nel decreto. Infatti, lui si riferisce al Consiglio comunale del 29.04.2020, travisando quella che è stata la mozione proposta dalla consigliera Ballato appoggiata dai sottoscritti e da altri. La proposta prevedeva lo slittamento delle tasse, per i soli possessori di partita Iva, all’autunno del 2020. Tutto ciò non comportava alcun problema all’Ente ma creava un giovamento a tutte le attività costrette a chiudere nel periodo di emergenza covid-19″.

Infine, si legge nella nota: “Ci accusa ulteriormente di non conoscere il funzionamento della macchina amministrativa in quanto, a detta sua, potevamo presentare noi la mozione in giunta per l’approvazione. Non dice però di tutte le discussioni passate sulla nostra volontà di attuare questo aiuto, del fatto che la mozione veniva direttamente indirizzata al sindaco e che, in sede di consiglio, ha dichiarato apertamente che non aveva alcuna intenzione di portare avanti la mozione presentata dal suo capogruppo di maggioranza.
Per quanto riguarda le accuse ricevute sull’argomento Monti Iblei ci riserviamo di smentire le falsità dette in maniera più approfondita in seguito.
Ci rende orgogliosi il fatto di aver lottato fino alla fine contro un sindaco che ha ormai perso il controllo”.

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