CHI HA SCRITTO IL VOLANTINO DI PROTESTA?

Di buon mattino, i cittadini del quartiere Petrulli, quello, per intenderci che si espande a sud della via Risorgimento, alle spalle dell’ufficio postale, abbiamo trovato, sul parabrezza delle auto in sosta, un volantino, con tanto di simbolo e indirizzo elettronico del Movimento Città, firmato da una cittadina che, naturalmente, dovrà essere esponente del movimento stesso.

La firma del Movimento Città, almeno per quanto mi riguarda, attira l’attenzione non solo perché le problematiche portate all’attenzione meritano di essere seguite ma anche perché gli esponenti in vista del movimento sono persone degnissime, apprezzate per la loro professionalità, ancorchè alcune scelte, o meglio strategie politiche, possono essere più o meno condivisibili.

Il contenuto del volantino riguarda in generale gli aspetti della raccolta differenziata che influiscono, direttamente sulla vita del quartiere.

Avendo spesso seguito azioni del Movimento, mi riesce difficile comprendere come lo stesso abbia potuto partorire un insieme di asserzioni quantomeno discutibili e non del tutto condivisibili, che riunirò prima di esternare una mia opinione.

Si parla di un quartiere ‘imbrattato di immondizia, lasciata alla mercè di cani randagi, gatti e perfino di uccelli … con risultati raccapriccianti che compromettono igiene e sanità pubblica”.

I nostri figli vivrebbero in una città sporca e imbrattata.

Non entro nel merito delle valutazioni personali e di ordine politico, da tempo, invero, assai di moda, nei confronti della passata amministrazione e del suo Sindaco, in ordine alla raccolta dei rifiuti, alle questioni di bilancio e agli aumenti delle tasse, cosa quest’ultima, mi pare, portata avanti in Consiglio Comunale e non dalla passata amministrazione, che, tutt’al più, potrà essere considerata causa, per il suo operato, dei provvedimenti da adottare. Non sarei competente, in alcun modo in materia, anche considerando che in Consiglio Comunale sono presenti due esponenti del Movimento Città che, anche per la loro professione, sono in grado di trattare e affrontare queste problematiche molto meglio che un comune cittadino, soprattutto in ordine a eventuali inadempienze contrattuali della ditta che si occupa della raccolta de rifiuti solidi urbani, inadempienze che, se ci sono, dovrebbero essere pubblicamente denunciate.

Il tono demagogico del volantino, dall’incomprensibile titolo che parla di spreco, ma quale ?, viene consacrato dall’auspicio di una mobilitazione contro l’arroganza del potere.

Abito dal 1959 nel quartiere, a pochi metri dalla via ritratta nella foto del volantino: per restare ai giorni nostri, non si può assolutamente affermare che le vie del quartiere, come, del resto, quasi tutta la città, siano “imbrattate da immondizia”: magari non potrei essere così deciso nell’affermazione per altre parti della città, posso dire anche che qualche aggiustamento nel processo di raccolta dei rifiuti potrebbe essere adottato, ma, proprio nel nostro quartiere, non ci si può lamentare.

La raccolta, differenziata, viene operata negli orari previsti, già dalle prime ore del mattino, con gli operatori ecologici che, in maniera ordinata e anche veloce, convogliano i contenitori e i sacchetti sparsi, verso i camioncini per la raccolta. In aggiunta, per tutta la mattinata, da anni, c’è un efficiente servizio di spazzatura che viene operato tramite una unità che provvede, in maniera quanto mai diligente, a togliere di mezzo anche foglie e piccoli pezzi di carta. Mentre scrivo, per accertarmi di non avere le traveggole, mi sono affacciato su via Lombardo Radice e l’operatrice era al lavoro per come descritto (ore 10.45 del 20 novembre).

Il problema che vorrei sottolineare alla firmataria del volantino è piuttosto un altro, ed è facilmente comprensibile dalla foto stessa: i limiti non sono, almeno in questo caso della ditta, ma della inciviltà dei cittadini, in ordine alla questione, assai diffusa proprio nel quartiere, problematica per cui ho avuto da ridire anche all’interno del mio condominio.

Sulla base di apposita ordinanza municipale, per cui sarebbero anche auspicabili adeguati controlli e relative eventuali sanzioni, i rifiuti andrebbero riposti, NEGLI ORARI CONSENTITI, NEGLI APPOSITI CONTENITORI, FORNITI GRATUITAMENTE, FUORI DAGLI INGRESSI, IN CORRISPONDENZA DEL NUMERO CIVICO.

Pochi rispettano queste regole: pochissimi utilizzano i contenitori, si utilizzano sacchetti di plastica leggerissima, tanto leggera da essere trasparenti, addirittura si vedono scatole di cartone aperte e piene di rifiuti a vista, non esiste nessun criterio per l’abbandono di rifiuti anche minimamente ingombranti, per cui ci sarebbe anche un servizio efficiente di raccolta previo avviso telefonico alla ditta.

Come si può vedere bene dalla foto non c’è l’ombra di un contenitore, facile, quindi, per un cane di passaggio – non esistono randagi nel quartiere – addentare un sacchetto. E in ordine alla presenza di uccelli, bisogna ancora censurare il comportamento di quanti spargono, insensatamente, su proprietà non privata, molliche e resti di cibo per sfamare le povere creature !

In ogni caso, ho visto con i miei occhi operatori che non solo hanno raccolto i sacchetti sparsi ma hanno addirittura provveduto alla pulizia per quei rifiuti eventualmente fuoriusciti dai sacchetti e sparsi nelle vicinanze degli stessi.

Se poi si vuole discutere dei termini della raccolta differenziata, sulla sua validità e sui benefici, anche economici, che ne derivano mi pare difficile trovare obiezioni.

Unico appunto che si può muovere alla ditta, e, forse alla passata amministrazione, cosa a cui non hanno pensato nemmeno i rappresentanti in Consiglio del Movimento, è quello della inadeguata campagna di propaganda e comunicazione della raccolta differenziata, affidata solo a volantini e depliant dal dubbio gusto, carenti, pieni solo di confusione e, come spesso avviene, sparuti nel numero in relazione alle reali esigenze, introvabili attualmente se non grazie alla gentilezza e disponibilità degli operatori sui mezzi di trasporto dei rifiuti.

Come pure sarebbe stata ed è auspicabile una azione di informazione e formazione nelle scuole, attraverso un processo comunicazionale che serva ad abituare le giovani generazioni, affinchè siano anche di stimolo ai più grandi, solitamente più pigri e disincantati, nei confronti della raccolta differenziata.

Da ultimo, anche per sgombrare il campo da periodiche illazioni sulla destinazione finale di alcuni rifiuti, nel contesto della azione svolta nelle scuole, ma anche rivolta alla cittadinanza, sarebbero auspicabili visite guidate per seguire il processionamento differenziato dei rifiuti, dai luoghi di raccolta agli impianti finali di differenziazione.

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