Cgil : Il direttivo ha approvato il conto consuntivo 2016. La politica sindacale e l’analisi dell’occupazione

Approvato, dal comitato  direttivo provinciale della Cgil di Ragusa,
il conto consuntivo 2016 con voto unanime.

Il quadro economico finanziario del
documento tecnico è stato illustrato dall’amministratore del sindacato,
Giuseppe Roccuzzo, mentre il responsabile di organizzazione, Franco Renna,
nella sua relazione, ha sostenuto che “nel bilancio consuntivo del 2016 si
consolida la positiva inversione di tendenza registrata negli ultimi anni. Il
documento economico continua a dare ragione alle politiche di bilancio che si
sono sostanziate nella diminuzione dei costi, nell’oramai avvenuto azzeramento
dei debiti e nella creazione di un solido patrimonio. Il conto consuntivo 2016
si chiude, infatti, con un avanzo di quasi dieci mila euro. La politica messa
in atto dalla segretaria confederale, attraverso le scelte operate, è riuscita
a mantenere più che un sostanziale equilibrio delle finanze
dell’organizzazione, nonostante le difficoltà incontrate durante lo scorso anno
a cause di diverse spese impreviste”.

Subito
dopo, il segretario generale, Peppe Scifo, ha relazionato sulla situazione
politico sindacale partendo dal voto delle comunali di domenica scorsa che ha
registrato l’avanzare del blocco reazionario del centro destra che ha battuto
gli avversari sulla base di slogan incentrati sulla xenofobia.

Del
tutto evidente che poi c’è bisogno di attività di controllo, di intelligence
che operi contro il terrorismo e l’estremismo in chiave preventiva. E l’Italia
in questo penso possa già vantare un primato di buona condotta. Dalle analisi
fatte da ambienti vicini ai servizi di sicurezza emerge che l’Italia è
posizionata tra i Paesi con il dispositivo di prevenzione antiterrorismo più
preciso. Quindi continuare sulla strada del controllo e della prevenzione e al
tempo stesso promuovere un dialogo per costruire pacifiche convivenze e
condivisioni.

Nel merito delle questioni economiche
sindacali nel primo trimestre del 2017 l’economia italiana ha registrato una
crescita del Pil pari allo 0,4% in termini congiunturali e all’1,2% su base
annua. Nel complesso, l’economia dei paesi dell’area Euro è cresciuta dello
0,5% rispetto al trimestre precedente e dell’1,7% nel confronto con lo stesso
trimestre del 2016.

Dal lato dell’offerta di lavoro, nel
primo trimestre del 2017 l’occupazione mostra una crescita congiunturale (+52
mila, 0,2%), dovuta all’ulteriore aumento dei dipendenti (+78 mila, +0,4%) –
soprattutto a termine (+51 mila, 2,1%) – mentre tornano a calare gli
indipendenti (-26 mila, -0,5%). Il tasso di occupazione cresce di 0,2 punti
rispetto al trimestre precedente. I dati mensili più recenti (aprile 2017)
mostrano, al netto della stagionalità, un consistente aumento degli occupati
(+0,4% rispetto a marzo, corrispondente a +94 mila unità), che riguarda sia i
dipendenti sia gli indipendenti.

La dinamica tra il primo trimestre del
2017 e lo stesso periodo dell’anno precedente indica una crescita di 326 mila
occupati (+1,5%) che riguarda soltanto i dipendenti, in più di due terzi dei
casi a termine, a fronte della diminuzione degli indipendenti. L’incremento, in
termini assoluti, è più consistente per gli occupati a tempo pieno, e il tempo
parziale aumenta esclusivamente nella componente volontaria. La crescita
dell’occupazione interessa entrambi i generi e tutte le ripartizioni,
coinvolgendo anche i 15-34enni oltre alle persone con 50 anni e più.

Il quadro isolano indica che  i disoccupati  sono aumentati: da 368 mila unità nel
2015 sono passati a 383
mila
nel 2016. Dall’inizio dell’anno, poi, la cifra è aumentata
ulteriormente. Nell’ultimo trimestre, infatti, si contano 391 mila disoccupati.
Secondo dati Istat il numero degli occupati complessivamente è sceso: da 1
milione 353 mila del
2015
è passato a 1
milione 351 mila del 2016
, sino ad arrivare a 1 milione 342
mila nell’ultimo trimestre di quest’anno. Le nuove assunzioni sono state
soltanto 62 mila 716, delle quali 37 mila 122 sono a tempo determinato.

La Sicilia, secondo l’Eurostat è la
regione con il più basso tasso di occupazione non solo su scala nazionale, ma
di tutta l’Europa, con il 42,4 per cento delle persone tra i 20 e i 64 anni.

Tra la regioni d’Italia in cui si
registra il più alto tasso di occupazione; che il Trentino e la Sicilia, in
cui, come abbiamo visto, si registra il tasso più basso, c’è una differenza di
oltre trenta punti. Un divario enorme che non c’è verso di accorciare.

Un elemento particolarmente incisivo
sull’andamento del lavoro è rappresentato dalla scarsissima occupazione femminile,
che caratterizza la Sicilia con appena il 29,6 per cento delle donne che lavorano.
Il segretario generale della Cgil di Ragusa ha poi toccato i punti relativi al
dato occupazionale presente e potenziale legato alla realizzazione delle
infrastrutture come la Stazione dei Passeggeri di Pozzallo, al completamento
dell’asse viario dell’ Aeroporto di Comiso, al loto Rosolini – Modica e
realizzazione degli altri lotti dell’Autostrada Siracusa – Gela e del raddoppio
 della Ragusa- Catania. Ha posto poi le
attenzioni sull’asset della Camera di Commercio di Ragusa, sulla Sanità Iblea
alla luce delle ultime vicende, alle questioni dell’igiene ambientali,
all’autotrasporto e infine un riferimento al caporalato e all’agromafie che ha
visto applicare ne territorio di Vittoria delle nuova legge che ha portato
all’arresto di due imprenditori.

Si è aperto un nutrito dibattito che
ha confermato alcune posizione note all’interno delle categorie della Cgil come
la contestazione, da parte della Funzione Pubblica, dei disservizi pubblici e
gravi disagi che si sono registrati nell’organizzare il trasferimento, avvenuto
solo in parte, di alcuni servizi nel nuovo ospedale di Ragusa.

La riunione del comitato direttivo
della Cgil è stato concluso dal responsabile dell’organizzazione della Cgil
Sicilia, Saverio Piccione, il quale ha informato l’assemblea che la stagione
congressuale della Cgil si aprirà nell’autunno del 2018, che sarà attivata sul
territorio nazionale la certificazione degli iscritti al fine di mettere in
cantiere la discussione e il dibattito nazionale sulla legge sulla rappresentanza
sindacale e il ricorso alla Corte Costituzionale contro la norma che rimette in
campo i voucher con un appello al Presidente della Repubblica perché si faccia
chiarezza su quanto legislativamente accaduto.

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