È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CENTRO DI PRIMO SOCCORSO E ASSISTENZA DI POZZALLO
17 Lug 2013 15:27
L’ennesima imbarcazione carica di migranti è approdata sulle nostre coste.
Gli occupanti, cittadini extracomunitari, sono stati trasportati presso il Centro di Primo Soccorso e Assistenza di Pozzallo, per i primi aiuti e per tutte le procedure del caso.
Fin qui – dice il SILP per la CGIL, per voce del segretario provinciale Giorgio Pluchino – nessuna notizia. L’ennesima emergenza diventata normalità.
Se non fosse che presso il CPSA erano già ospitati numerosi migranti, alcuni ormai da settimane, sbarcati in provincia o trasferiti da altre città, in numero già molto superiore alla capienza prevista per il Centro. Ed è qui che la normalità diventa emergenza.
Numerose persone, destinatarie di trattamenti molto diversi, si troveranno a convivere all’interno di una struttura già fortemente sovraffollata.
Struttura, il SILP lo denuncia da giorni, realizzata con il fine del primo soccorso e per poter effettuare le immediate procedure a seguito di sbarchi, con una brevissima permanenza degli ospiti, che viene però ormai abitualmente utilizzata dal Ministero dell’Interno come “centro di smistamento”, con svariate tipologie di “ospiti” e periodi di permanenza anche molto, troppo, lunghi.
Questo potrebbe essere solo un problema del personale della Polizia di Stato, che, insieme alle altre Forze di Polizia, è impegnato nei servizi di vigilanza, e si trova a dover fronteggiare, in una struttura inadeguata, tentativi di fuga e rivolte da parte di gruppi di cittadini extracomunitari.
Potrebbe, ma non lo è, perché questi poliziotti, a causa delle ormai croniche carenze di organico, non possono che essere sottratti ad altri compiti, sporadicamente anche di “pronto intervento”, penalizzando comunque, alla fine di una inesorabile catena, la cittadinanza incolpevole.
In questo senso ci hanno fatto sorridere alcuni titoli apparsi sulla stampa locale nei giorni scorsi, nei quali si parlava di un “esercito di agenti per tutta l’estate” in provincia, Alzati gli occhi dal giornale, ci siamo guardati intorno: dov’è finita la gloriosa armata?
Lo abbiamo denunciato pubblicamente, e rappresentato ufficialmente al Dipartimento della P.S.: l’inadeguatezza del numero di donne e uomini della Polizia di Stato alle esigenze di questa provincia è ormai palese ed innegabile. E stiamo parlando di personale di ogni qualifica, dall’Agente al Funzionario. Tutti costretti indistintamente a lavorare sotto una pressione costante, sperando che non giunga l’ennesima “emergenza” ad aggravare ulteriormente la situazione.
© Riproduzione riservata