CENTRO COMMERCIALE NATURALE DI RAGUSA, LA COMMISSIONE SVILUPPO ECONOMICO A CONFRONTO CON IL PRESIDENTE DE “I TRE PONTI” GIANNI GIGLIO

Il consigliere comunale Emanuele Distefano ha convocato una riunione della commissione Sviluppo economico del Comune alla quale ha partecipato anche il presidente dell’associazione “I Tre ponti” Gianni Giglio che è intervenuto sulla questione del Centro commerciale naturale di Ragusa superiore, sottolineando l’importanza dell’incremento dei consorziati che, in questo momento di crisi, rappresenta un valido sostegno per il futuro.

Dal 27 novembre 2009, data della costituzione del consorzio, ad oggi infatti il numero degli associati è salito da 21 a 38 imprese: le stesse che hanno scommesso sulla riqualificazione dell’intera zona, interessata, in questa fase, dall’intervento di ripavimentazione di via Roma.

I chiarimenti di Giglio sono stati molto apprezzati e da Distefano, e dai commissari che hanno così avuto modo di rendersi conto di che cosa rappresenti questa realtà. Il Ccn ha inoltre partecipato ad uno specifico bando regionale, con la presentazione di diciotto progetti sul cui esito non si sa ancora nulla, sebbene ci sia stato un primo accreditamento, e che però, se si sblocca la graduatoria degli aventi diritto, potrebbe rappresentare l’occasione più giusta per dare linfa agli opportuni canali economici nella zona.

In primo piano anche i contenuti della convenzione per la concessione e gestione dei locali, da parte del Ccn, del rinnovato sito di Carmine-Putie e l’analisi delle ricadute, per quanto riguarda il commercio, che si registreranno con il nuovo progetto di Piazza Libertà.

Il consigliere Nino Barrera ha poi posto l’accento sugli effetti della crisi e sul fatto di tenere in considerazione la rimozione delle insegne dei negozi chiusi, una devastazione commerciale senza precedenti per la città di Ragusa mentre il presidente Giglio ha messo in luce l’eventualità, quando l’opera di recupero della zona sarà completata, di potere programmare un orario prolungato delle aperture. Ma ciò potrà accadere solo se ci sarà un ritorno per i negozianti, almeno per coprire le spese vive.

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