CELENTANO C’E’ O CI FA?

 Un po’ e un po’. Ignorante nazional-popolare ha saputo approfittare alla grande della selvaggia legge dell’audience. Mettendosi in tasca un compenso quasi milionario per insultare, a mezzo strumento televisivo pubblico, il giornalista Aldo Grasso del Corriere della Sera e lanciare anatemi contro  Avvenire e Famiglia Cristiana. Giornali da chiudere. Aldo Grasso, professore ordinario di storia della radio e della televisione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è giornalista opinionista di chiara fama. Mentre per i due giornali nazionali parlano tiratura e storia. Ma per il re degli ignoranti Aldo Grasso è un deficiente e le due testate giornalistiche sono da mandare al macero perché non parlano del Paradiso.

“Speravo ci ringraziassero – dichiara Gianni Morandi subito dopo la serata conclusiva del 62° festival di Sanremo – per avere portato Celentano al Festival e per avere fatto un buon lavoro”.

Persona simpatica il Gianni. Ma a ognuno il suo. A 67 anni, anzi 66, visto che ha iniziato lo scorso anno, non si possono vestire i panni del presentatore. Con tutto quello che il ruolo comporta al Festival della Canzone Italiana. Gli era andata bene la scorsa edizione. Avrebbe fatto benissimo a godersi l’insperato successo. La replica ha messo a nudo i limiti di un professionista (cantante) che, con tutta la buona volontà “tecnica” di questo mondo, non ha la statura del conduttore-presentatore- moderatore-relatore-direttore artistico-uomo di cultura – di un certo Baudo di nome Pippo. O di Bonolis di nome Paolo. Giusto per fare un paio di esempi.

Celentano, a parte ogni considerazione, ha fatto uso personale del servizio pubblico. Tradendo Morandi. Gli stessi Luca & Paolo nella puntata di martedì si sono lasciati andare gratuitamente a gag piene di “cazzate”. Sono ritornati nella serata conclusiva vestiti da clown. Ridicoli e artisticamente piccini.

Apprezzata invece l’ironia di Rocco Papaleo. Ma, nel suo interesse, diciamolo sommessamente. Per non rischiare che il prodotto, fra qualche anno, possa guastarsi. Come è capitato a Luca & Paolo.

Gianni Morandi e Gianmarco Mazzi, l’altro direttore artistico del Festival, hanno praticamente ricevuto dalla Rai il benservito. E lo stesso direttore di Rai 1, Mauro Mazza, ha girato loro le spalle senza neanche salutarli. Ci sarà pure una ragione. Ad ogni modo, per saperne di più, girino la domanda a Celentano, artista venale, furbo e spregiudicato, gestito con laicissima fiscalità dalla moglie Claudia Mori, per sapere se c’è o ci fa.

 

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