CELEBRATA IERI ALL’OSPEDALE CIVILE DI RAGUSA LA SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

 

“La festa dell’Immacolata ricorda all’umanità che c’è una sola cosa che inquina veramente l’uomo: il no a Dio, il peccato”. A dirlo il direttore dell’ufficio diocesano della Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, durante la cerimonia tenutasi ieri mattina nella cappella dell’ospedale Civile di Ragusa caratterizzata dalla consegna del mandato ai volontari che hanno partecipato al corso formativo di queste ultime settimane e da un omaggio floreale alla Madonna, in particolare alla statua che sorge nella piazzetta retrostante il complesso ospedaliero. “Si tratta – sottolinea don Occhipinti – di un messaggio quanto mai urgente da riproporre. Il mondo ha perso il senso del peccato. Ieri, durante la messa, riflettevo su questo: la Madonna, a Lourdes, ha chiesto a Bernadette di andare a bere alla sorgente e di andare a lavarsi. La sorgente rappresenta Cristo, “l’Acqua Viva”, e lavarsi sta a significare che ci dobbiamo purificare dai nostri peccati che ci rendono sporchi dentro. Maria è il punto di riferimento, la stella polare della nostra purezza e della nostra speranza di vivere in questo mondo più santamente e in maniera rispondente ai disegni di Dio e alla sua divina volontà. Il peccato infatti è ripetitivo, sempre uguale, anche se si presenta sotto tanti aspetti diversi. L’Amore invece è creativo, riesce a sprigionare la parte migliore dell’uomo. Tra questi il volontariato. Maria, dopo l’Annuncio dell’Angelo, è stata la prima premurosa volontaria del Vangelo. E’ andata per tre mesi a servire la cugina Elisabetta, lasciandoci un esempio. Per questo ho scelto il giorno dell’Immacolata Concezione per conferire il mandato ai componenti della cappellania ospedaliera. Sono molto grato a queste persone che con impegno, preparazione e continuità mi aiutano nello svolgimento delle iniziative a favore dei malati negli ospedali e nelle strutture sanitarie”. E don Occhipinti aggiunge: “Continuiamo a guardare a Maria quale segno di consolazione e di sicura speranza e impariamo da Lei questa semplice ma profonda lezione: “Più rinuncerai a ciò che è tuo, più Dio ti offrirà ciò che è suo”.

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