CELEBRATA A RAGUSA LA GIORNATA DELLA LIBERAZIONE

La giornata della liberazione è stata celebrata in forma ufficiale a Ragusa con un corteo che partendo da Piazza del Popolo con la deposizione  di una corona, ha attraversato tutta la città fino a Piazza San Giovanni nel cruore del centro storico per viale Tenente Lena con una altra corona quindi Piazza Libertà, via Filippo Pennavaria, Ponte vecchio via Mariannina Coffa e Piazza San Giovanni dove una prima corona è stata depositata sulla lapide dei caduti ragusani del 1921 e poi sul sagrato della Cattedrale al Monumento ai caduti per l’ultima sosta, dopo la preghiera e la benedizione del parroco Mons. Carmelo Tidona.

Qui il prefetto dott.ssa Giovanni Cagliostro ha letto un breve messaggio che riportiamo integralmente:

“Il 25 aprile non è solo la Festa della Liberazione, bensì è la Festa della riunificazione della Nazione italiana dopo gli anni degli eventi bellici. La ricorrenza deve indurci a ricordare lo spirito che ha orientato i promotori della vigente Costituzione e sono convinta che anche il 67° anniversario del 25 aprile sarà celebrato con un rinnovato animo legato alla identità ed all’unità della Nazione italiana come ha più volte rammentato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Questa costituisce, tra l’altro, una sentita occasione per rivolgere un vivo tributo a quegli italiani che hanno sacrificato anche la loro vita per l’onore della Patria e della nazione italiana. Si tratta quindi di celebrare il 25 aprile nel suo profondo significato nazionale.

Occorre guardare, con rinnovata ammirazione, a chi prese a cuore le sorti dell’Italia in un momento difficile della storia del nostro Paese; a loro va il nostro memore pensiero con sentimenti di gratitudine.

Il particolare momento che la Nazione sta attraversando comporta l’esigenza di un impegno collettivo, per il quale occorre che da parte di tutti si possa contribuire a rafforzare tra i cittadini italiani il senso dell’identità nazionale, al di la delle ordinarie divergenze che segnano il terreno della politica, anche nell’intento di ritrovare una comune consapevolezza storica sui valori dell’identità e dell’unità nazionale, di cui il Paese dimostra di avere ancora bisogno.

L’Unità, conseguita anche con il 25 aprile, rappresenta una conquista ed un irrinunciabile punto di riferimento.

La giornata odierna deve essere pertanto ricordata non solo per i riferimenti storici che hanno interessato il nostro Paese, ma anche per aiutare la popolazione più giovane e le nuove generazioni a conoscere i sacrifici compiuti che stanno alla base della libertà, della democrazia, della pace che oggi possiamo vivere ed è un impegno comune per rendere migliore la nostra società.

Concludo con l’auspicio che oggi molti adulti che ricordano possano essere accompagnati anche dalle giovani generazioni affinché venga loro consegnato un importante segmento di storia della nazione che li aiuti ad affrontare le sfide di oggi e del futuro”.

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