Coronavirus, Cassì: alcuni chiarimenti alle domande più frequenti dei cittadini

Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì.

Sono convinto che una città più consapevole sia una città più efficiente e, in un momento come questo, più rispettosa delle regole perché ne comprende le logiche.
I cittadini devono costantemente capire cosa fa un’Amministrazione e perché. Qui di seguito rispondo quindi alle domande che più frequentemente ricevo ogni giorno e a cui non sempre riesco a rispondere puntualmente. Per altri chiarimenti vi invito a leggere le faq del Governo, disponibili online e continuamente aggiornate.

Perché vedo ancora persone in giro?
Come previsto espressamente dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri rimangono operativi gli esercizi commerciali nei quali si vendono beni di prima necessità (supermercati, farmacie), gli studi medici, specialisti, alcuni servizi (consegne a domicilio, riparatori di guasti….), le imprese produttive nei comparti essenziali. Ciò fa si che i cittadini impegnati in tali attività continuino a spostarsi per lavoro. A loro si aggiungono quei cittadini che devono rifornirsi di beni primari.
Dai dati in nostro possesso la risposta dei ragusani all’ordine di rimanere in casa è stata comunque ampiamente positiva. Siamo però ancora soltanto all’inizio di un percorso: abbassare la guardia proprio adesso potrebbe vanificare gli sforzi fatti finora ed essere quindi molto pericoloso. I controlli proseguiranno incessantemente ma è fondamentale che ognuno continui a fare la sua parte, per se stesso e per gli altri.

Perché non chiudete tutto?
Le Amministrazioni comunali non possono sostituirsi al Governo e disporre provvedimenti che siano in contrasto con quelli delle Autorità centrali, nazionali e regionali. I sindaci devono attenersi scrupolosamente a tali disposizioni, per un motivo molto semplice: le Autorità centrali dispongono di maggiori dati ed informazioni, anche da un punto di vista sanitario e scientifico, ed hanno il quadro complessivo della situazione e dei suoi sviluppi. Discostarsi dai provvedimenti del Governo e della Regione serve soltanto a generare confusione. Le prescrizioni particolari disposte da altri sindaci non in linea con i decreti sono state infatti dopo poco ritirate.

Verranno sanificate le strade?
E’ un’azione che intendiamo intraprendere ma che necessita, al fine di massimizzarne gli effetti, una preventiva pulizia straordinaria delle strade, prossima allo svolgimento, e la presenza di adeguate condizioni meteorologiche.

Si possono avere più controlli?
L’emergenza in atto non ha purtroppo accresciuto il numero di uomini e mezzi a disposizione, ma tutte le forze di Polizia Municipale e Protezione Civile disponibili sono costantemente operative in sinergia con le altre Forze dell’Ordine che avviene tramite il coordinamento della Prefettura. I punti di accesso alla città, le strade e le attività commerciali vengono monitorate attraverso un programma che alterna pattugliamenti, rotazione dei presidi, controlli a campione e posti di blocco.

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