“Casa Sicilia” a Cannes, il Tar conferma lo stop della Regione. Quella mostra non doveva farsi

Vittoria netta della Regione Siciliana al Tar di Palermo. La seconda sezione del Tribunale amministrativo, con una sentenza depositata ieri, ha infatti respinto il ricorso della Absolute Blue contro il provvedimento adottato dall’amministrazione regionale, a seguito dell’accertamento disposto dal presidente della Regione Renato Schifani, con il quale sono stati annullati gli atti di affidamento diretto per la vicenda di “Casa Sicilia” a Cannes.

I giudici amministrativi (Cabrini presidente, Giallombardo estensore) – con una decisione che entra subito nel merito – hanno dichiarato la legittimità del provvedimento di autotutela adottato dall’assessorato al Turismo, perché l’aggiudicazione era avvenuta senza gara, in violazione del Codice degli appalti, e condannato la società ricorrente al pagamento delle spese legali quantificate in duemila euro.

Per i giudici, infatti, la Absolute Blue non ha «dimostrato di essere titolare di diritti di esclusiva» e quindi la Regione «avrebbe dovuto vagliare l’esistenza di soluzioni alternative ragionevoli al fine di dimostrare che nel caso di specie, sarebbe stato necessario realizzare l’evento “Casa Sicilia” proprio in quell’hotel».

LA VICENDA

La questione riguarda l’affidamento diretto della Regione per l’evento “Sicily, Women and Cinema”, la mostra fotografica che rappresenterà l’isola al 76esimo festival del cinema in Costa azzurra, dove i fondi sono aumentati di un milione e mezzo rispetto al 2022. Uno stanziamento di circa 3,7 milioni di euro con affidamento diretto alla ‘Absolute Blue Sa‘, società con sede a Kehlen, in Lussemburgo.

La mostra fotografica “Sicily, Women and Cinema”, era stata approvata dall’Assessorato Turismo Sport e Spettacolo retto allora da Manlio Messina. Schifani, in seguito al polverone mediatico, annullò in autotutela il provvedimento deciso dall’assessorato retto oggi da Roberto Scarpinato, esponente di Fratelli d’Italia come il predecessore.

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