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CARTELLI STRADALI MODIFICATI. ARTISTI O BURLONI?
02 Gen 2013 09:10
Sulla strada provinciale Sampieri – Marina di Modica ci sono tre o quattro segnali stradali alquanto singolari. Sono di forma quadrilatera, bordo bianco e sfondo giallo, al centro una figura stilizzata con la sagoma di un uomo in tenuta da surfer, o surfista in italiano. Qualcuno vi riconosce invece un uomo con un galleggiante, un salvagente attorno alla vita. Altri, con maggiore forzatura, un uomo particolarmente ben dotato. Quale che sia l’interpretazione da dare alla figura stilizzata, certo è che tali segnali stradali sono sul ciglio della strada, a decine di metri dalla riva del mare che tra l’altro in quel tratto è più spesso scogliera che spiaggia. Difficile quindi che indichino qualcosa che sia collegato alle attività balneari.
In ogni caso, non solo non servono agli automobilisti, ma sovente creano confusione a chi guida in quel tratto di strada, semi-deserto in inverno ma molto trafficato durante i mesi estivi.
Abbiamo chiesto informazioni alla Provincia Regionale di Ragusa, ente proprietario della strada. La risposta fornita da alcuni amici fidati è davvero significativa. Infatti ci hanno riferito che quel cartello, nella sua versione originaria, è stato effettivamente collocato dall’ente provinciale, e si tratta di un ovvio quanto importante cartello che indica che su quella strada vige il diritto di precedenza per i mezzi che la percorrono. Però, ed ecco l’emergere di un fenomeno molto singolare, divertente e tutto sommato innocuo, però, dicevamo, qualcuno è intervenuto sul cartello che nella versione originale è un rombo giallo con bordi bianchi. L’intervento dell’ignoto è consistito nell’aggiungere – al centro della tabella – con una vernice nera sul fondo giallo la figura stilizzata dell’uomo (con salvagente, con la tavola da surf o con un gran regalo da parte della natura, secondo le versioni). Quale sia il motivo è finora ignoto ai più.
E ci si riferisce anche di altri cartelli modificati da questi ignoti “artisti”. Dei tanti ne riportiamo due, particolarmente divertenti senza essere né pericolosi né offensivi.
Il primo è apparso sulla strada Ispica – Pozzallo: all’approssimarsi di uno svincolo, per poter garantire la sicurezza in entrambi i sensi di marcia, i tecnici della Provincia avevano sistemato un cartello che indicava agli automobilisti di una delle due corsie il divieto di transito sull’altra corsia. Dopo qualche settimana dalla posa del cartello, sullo stesso è comparso, al centro, ben realizzato e perfettamente distinguibile, un carro armato. In questo caso la possibile – ed auspicabile – spiegazione potrebbe essere associata agli intenti pacifisti di chi vuole farci sapere che secondo lui i carri armati hanno da rispettare il divieto di transito su quella strada. Sono, in buona sostanza, poco graditi in una terra di pace e laboriosità.
Ma il secondo caso è ancora più divertente, originale e consono al luogo e allo stesso cartello. Sulla strada provinciale Ragusa–Chiaramonte, infatti, la squadra degli addetti della Provincia aveva sistemato un cartello che dalle nostre parti è ancora abbastanza frequente poter vedere: è la tabella che indica la possibilità, su quella strada, di “animali vaganti”. Il cartello è rosso con bordo nero e al centro vi è disegnata la sagoma di una mucca. Tutti gli automobilisti che percorrono le strade iblee lo conoscono. Sono ancora tante, per fortuna, le bestie al pascolo semibrado, secondo l’antica tradizione del nostro altopiano. È chiaro però che la loro presenza può rappresentare un pericolo per l’automobilista nel caso in cui la mucca o il cavallo decidano di attraversare la strada (sono stati numerosi, specie nel passato, gli incidenti, anche mortali, tra automobili e animali vaganti sulle strade).
Come nel caso del cartello con il carro armato, solo poche settimane dopo la collocazione della tabella da parte dei tecnici dell’ente di Viale del Fante, ecco l’intervento dei soliti “artisti”. In questo caso si è trattato di un intervento minimo, che potremmo definire di “integrazione”, ma estremamente significativo: alla mucca del cartello originale è stato infatti soltanto aggiunto un toro, che la monta. Il cartello stradale, a quel punto, oltre che segnalare un pericolo diventa di buon auspicio: per i massari, per i tori e per le vacche.
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