Caro bollette, un dramma per panificatori e settore dolciario: “Maturiamo l’idea di gettare la spugna”

Caro bollette: sta diventando veramente un dramma non solo per i privati ma anche per chi si occupa di panificazione e del settore dolciario della ristorazione. Lo dice la CNA territoriale di Ragusa.

Le fatture dell’energia elettrica del mese di luglio sono mediamente triplicate e in alcuni casi anche quasi quadruplicate (e non osiamo immaginare cosa succederà con quelle di agosto che stanno per arrivare). A ciò si sono aggiunti gli aumenti di tutte le materie prime, dal burro (+50%), all’olio di semi (+200%), alla mozzarella per la pizza (+30%), alla farina (+60%), etc”.

“I ritocchi operati da artigiani e commercianti iblei sui prezzi dei propri prodotti – aggiunge Andrea Giannone, portavoce dei Dolciari – non consentono assolutamente di recuperare la marginalità perduta. Anzi, in molti casi non sono sufficienti a coprire i costi vivi di produzione”. “È inutile affermare – conclude Federica Muriana presidente di Cna Ristorazione – che, a fronte di questo scenario, diversi colleghi hanno già maturato l’idea di gettare la spugna, generando così un disagio sociale ed economico pesantissimo”. La Cna territoriale di Ragusa ha formulato una serie di proposte.

Innanzitutto, un intervento urgente come quello effettuato ai tempi della pandemia. Non basta, secondo l’organizzazione territoriale, solo il credito d’imposta già previsto con il decreto Ucraina e il decreto Aiutiche.

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