CARO AMICO A 2 ZAMPE: NIENTE BOTTI A CAPODANNO!

Caro amico a 2 zampe, stavolta Ti scrivo per ricordarTi (cosa importante per me e per tutti gli altri cani) che a Capodanno ci sono tanti modi più silenziosi dei fatidici ‘botti di fine anno’ per divertirsi e trascorrere la serata in felice compagnia.
A questo proposito sono andato a ripescare il bellissimo articolo scritto dal dr.Elio Criscione in occasione della vigilia del Capodanno di qualche anno fa e già riproposto su questa rubrica. Però attento: stavolta sono io a chiedere a Te a a tutti i Tuoi amici a 2 zampe (che so per certo vogliono bene a noi cani quanto lo vuoi tu) di rileggerlo e di riflettere bene. Ciao e buon anno.
Il Tuo amico per sempre FIDO.

“Il mio cane, Antea, un magnifico setter inglese bianco e nero, quando sente i fuochi d’artificio corre a vedere e resta a guardarli affascinata a differenza della maggior parte degli altri cani, che reagisce a questi spettacoli pirotecnici con veri e propri attacchi di panico. Mentre Antea è assuefatta, gli altri sono sensibilizzati. Assuefazione e sensibilizzazione sono forme di apprendimento: positiva l’una, negativa l’altra. L’apprendimento del cane avviene in un preciso periodo della sua vita, dal secondo al quarto mese, detto periodo sensibile. In questo periodo il cane, grazie all’abbondanza di neuroni e di connessioni neuronali (ridondanza), come una spugna, assorbe tutte le esperienze cui è esposto, trasformandole in conoscenza. Questo periodo è detto anche critico, perché, oltre alla necessità di presentare al cucciolo un notevole arricchimento esperienziale, è importante che quest’arricchimento avvenga in modo positivo. Prendiamo per esempio i fuochi d’artificio, d’attualità, perché manca poco a capodanno. Basta che, proprio in concomitanza con questi spettacoli, si mostri nervosismo, agitazione, magari per motivi indipendenti da questi, o, peggio ancora, si cerchi di rassicurare il cane, per ottenere l’effetto contrario, aver, cioè, fatto capire al proprio quattro zampe che c’è propri d’avere paura. Attenti, dunque, ai vostri cani se sono già sensibilizzati. Non lasciateli soli, fate in modo che, se presi dal panico, non possano farsi del male o provocare danni, custoditeli  bene perché potrebbero scappare e, dopo, cessata la tempesta, provvedete, con sollecitudine a porre rimedio al problema, (già si avvicinano nuovi festeggiamenti!). Il modo c’è, se pur lungo e impegnativo,  per cui è necessario rivolgersi ad un esperto  che provveda a metter in atto un programma di desensibilizzazione e, in seguito, di assuefazione, magari ricorrendo aun sostegno farmacologico, rigorosamente prescritto da un Medico Veterinario, meglio se Comportamentalista. Che sia, come si deve, festa per tutti anche per il vostro “Fido”.
dr. Elio Criscione

BUON ANNO A TUTTI VOI E A TUTTI I VOSTRI PICCOLI AMICI A 4 ZAMPE DALLA CLINICA VETERINARIA ETHOS

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