CARMELO COMISI E IL MURO DELLE ISTITUZIONI

Un pomeriggio piacevolissimo insieme a Carmelo Comisi, imperterrito nelle sue lotte burocratiche. Moltissime le iniziative passate e quelle in cantiere nonostante la lentezza delle politiche sociali. Tutto frutto di una mente diabolica, la sua, la definisco io in senso buono, perché Carmelo è così, ostinato, battagliero rompiscatole, incisivo, intraprendente nel dialogare con le più alte autorità politiche, dialogare? O forse confrontarsi ma il più delle volte è sempre lui ad argomentare e a trovare le soluzioni. E’ una persona estremamente preparata e ogni amministratore, politico, funzionario di qualsiasi ente rimane come un personaggio di un cartone animato: un ebete a  bocca aperta con tanto di mosche a ronzare intorno.

Mi accoglie nella sua stanza e mi dice se può fare la sua terapia giornaliera e nel frattempo mi racconta della nascita di Mo. VIS (recentemente ha festeggiato il primo anno di vita) e tra una risata e un’altra (ho sempre amato la sua ironia incalzante e pungente), uno sfottersi a vicenda,  sfoglio tutti i suoi comunicati stampa, le innumerevoli iniziative dell’associazione e quelle personali e questa volta sono io a rimanere a bocca aperta senza mosche che mi si ronzano intorno, però. Certo è davvero sorprendente come a distanza di un anno, Carmelo e i suoi associati non si siano fermati un attimo tra proposte, progetti, serate di beneficienza, disegni di legge. Una costanza impressionante, un’assiduità nell’imporre i propri diritti, diritti che andrebbero acquisiti automaticamente e senza sforzi e fatiche nel richiederli e riproporli di continuo. E come se avessimo davanti un muro invalicabile, il muro delle istituzioni difficilmente da scavalcare ma provarci non costa nulla, anzi bisogna insistere e dire sempre: “Io sono qui e aspetto che tu stato mi dia quello per cui lotto: il mio diritto a vivere.”  

Lo sai, caro amico, di essere un incompreso in una società di incompetenti in cui la politica serve solo ad accaparrare poltrone e…chi s’è visto s’è visto? Avrei tanto voluto dirgli questo se me ne avesse dato il tempo…parla sempre lui…

Inizia a spiegarmi di un progetto bellissimo che finalmente sarà concretizzato e presentato nonostante i tempi della burocrazia al Comune di Vittoria grazie al contributo dell’architetto Barone e di Frank Tabacchiera: il progetto sull’accessibilità contro le barriere architettoniche.

Le tue impressioni

Sono consapevole dei tempi della politica e della burocrazia ma ci sono stati dei segnali positivi da parte della società civile. Alcuni esercenti hanno fornito una pedana mobile. Un gesto davvero sensibile alle nostre iniziative.

Parliamo del famoso ddl relativo al Progetto di Vita Indipendente, di cui a distanza di mesi non se ne sa nulla:

Una conferenza stampa tenutasi a Palermo il 30 gennaio scorso in cui ero presente spostata dall’inaccessibile sala conferenze dov’era prevista alla biblioteca meno impervia. Presenti il Presidente del Parlamento Regionale, l’assessore regionale alla Sanità e il deputato Salvatore Oddo. Se dobbiamo cominciare a parlare di Mo.VIS possiamo partire dal suo acronimo “Movimento Vita Indipendente Sicilia”, di cosa si occupa e del suo principale obiettivo purtroppo sfumato.

Cos’è il Progetto Vita Indipendente?

E’ un progetto che permette di dare quella possibilità per una persona, con disabilità fisico motoria gravissime, di vivere a casa propria, senza dover ricorrere al ricovero in strutture protette, e di poter prendere autonomamente decisioni riguardanti la propria vita. In questo modo il disabile potrà vivere in società senza gravare sulla propria famiglia e senza essere confinato in istituti. Avrà la possibilità di scegliere autonomamente la persona che dovrà assisterla assumendola direttamente. L’importo viene deciso sulla base di un confronto fra interessato e Servizi Sociali. Basta recepire le normative nazionali relative alla legge n. 104 del 1992 e la n. 162 del 1998.

Quali regioni italiane hanno sposato il progetto?

La prima regione ad approvare il progetto è stata la Toscana, ultima la Puglia. La Sicilia nonostante sia stata presentata in pompa magna durante quella famosa conferenza stampa a Palermo con le più alte autorità politico-istituzionali, la discussione non è mai passata ma…

La lungimiranza di Carmelo Comisi…

Esattamente la lungimiranza del sottoscritto ha pensato bene di ricorrere all’Asp e di insistere con la presentazione di un ulteriore documento per sollecitare l’esecuzione del decreto il cui documento venne firmato dai deputati provinciali Ferreri, Assenza e Di Giacomo anche se ci chiediamo come mai gli altri deputati non si sono resi disponibili alla firma. Vogliamo sapere perché non hanno dato continuità nel procedere. Provvederemo pertanto nel concretizzare il documento assieme all’Asp e organizzare una prossima conferenza stampa…cui sicuramente parteciperanno le più alte autorità politiche…

In pompa magna?

Già in pompa magna…

In attesa degli sviluppi un in bocca al lupo a Carmelo Comisi, alla sua forza, costanza e tenacia.

Cinzia La Greca

 

 

 

 

 

 

 

 

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