Cardinale Zuppi a Noto: “Chi cerca Dio trova l’uomo”. Festa dei 180 anni tra emozioni, futuro e il nuovo Papa Leone XIV

di Pinella Drago – La festa della Diocesi di Noto con i suoi 180 anni di vita e la presenza del Cardinale Matteo Maria Zuppi. Guardare al futuro forti del passato.

Pinella Drago

Una tappa diocesana voluta, con impegno e cuore, dal vescovo Salvatore Rumeo ad un anno e mezzo dal suo insediamento a capo della chiesa netina. E’ stato lui e tutto il clero della sua Diocesi ad accogliere ieri in cattedrale rappresentanti della Chiesa di Sicilia ma anche istituzioni civili e militari, rappresentanti di associazioni e di gruppi. Ed è stato anche lui a volere a Noto il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza episcopale italiana, reduce dal conclave che ha portato una settimana fa all’elezione di Papa Leone XIV. La sua amabilità è stata sottolineata dal vescovo Rumeo nel saluto iniziale: “amabilità per tutti noi ma anche premura della Chiesa italiana per la comunità diocesana più a sud del Paese, porta dell’Europa per chi sogna un futuro diverso a volte segnato da tragico destino”.

A margine della festa don Alessandro Paolino, direttore dell’Ufficio comunicazioni della Diocesi di Noto, ha avuto un cordiale confronto con il Cardinale Zuppi.

Le sue riflessioni arrivano direttamente al cuore della chiesa netina, ha esordito nell’intervista. “Se uno vive di passato diventa un museo, se vive senza il passato non sa più chi è – sono state le parole del Cardinale Matteo Maria Zuppi – questi 180 anni ricordati oggi, hanno visto anche cambiamenti incredibili. Mi ha colpito che Papa Leone XIV ha preso il nome di Papa Leone XIII che all’epoca ha affrontato il problema della rivoluzione industriale. Noi stiamo vivendo oggi l’inizio di una grande rivoluzione, quella del digitale. Quale è il consiglio, allora? Parlare del Signore, far conoscere la presenza del Signore che ci permette di rendere tutto umano. Chi cerca Dio trova l’uomo, chi ama Dio impara ad amare gli uomini e, quindi, anche se stesso”.
Sul momento sinodale che si sta vivendo nella Chiesa il Cardinale Matteo Maria Zuppi, compulsato da don Alessandro Paolino, è stato chiaro.
“Il sinodo non è parlarsi addosso, non è fare degli esercizi di democrazia. La chiesa è più che democrazia, è casa, famiglia, è comunione, è partecipazione. Quello che vi chiederei è di continuare a camminare insieme perchè la sinodalità non è studiare le regole per camminare insieme ma trovare i modi per stare insieme. Camminiamo verso gli altri seguendo Gesù” – ha osservato il Cardinale venuto da Bologna a Noto per la festa di conclusione dei 180 anni della fondazione iniziati il 15 maggio del 2024.
Non poteva mancare un accenno al nuovo Pontefice, Leone XIV.
“C’è una continuità anche se ogni Papa porta il suo carisma, il suo dono. Abbiamo ricevuto da Papa Francesco una piazza piena, di persone diverse fra di loro, qualcuna anche che ha ritrovato un’attenzione verso la Chiesa e che ha ricapito le parole della fede. Credo che Papa Leone XIV vuole continuare questa gioia del Vangelo ed aiutare la Chiesa a dare risposte al suo interno ed al suo esterno; al suo interno nella forma di sinodalità come camminare e pensarsi insieme e verso l’esterno continuando quella spinta profetica di Papa Francesco che sapeva arrivare al cuore di tutti”. Poi un saluto al popolo della Chiesa netina: “sono 180 anni portati benissimo”.

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