Caporalato un problema che è ancora da risolvere

Presenti il vice Prefetto dott.ssa Rosanna Mallemi, il segretario provinciale della Cgil dott. Giuseppe Scifo, la dott.ssa Emanuela Borrelli,i l dott. Carmelo Lauretta, il dott. Michele Melilli, la dott.ssa Carmela Guastella ai è svolto lunedi mattina presso il Centro Polifunzionale di viale Napoleone Colajanni a Ragusa il Convegno sulla ultimazione del progetto “Fami 1832” che si è occupato ,in una delle poche province siciliane, dell’arrivo, dell’accoglienza, dell’immissione al lavoro, del caporalato e dei tantissimi problemi dell’immigrazione una delle piaghe del nostro Paese ed in particolare del nostro territorio particolarmente colpito dal fenomeno. Tutti i relatori hanno trattato, ciascuno per la propria parte e competenza la problematica che ha visto un progetto sostenuto dalla Prefettura di Ragusa e da diversi altri organismi pubblici e privati e che ha dato risultati enormemente positivi sia dal punto di vista operativo che pratico entrando nella piena problematica che il problema immigrazione pone giorno per giorno alle istituzioni ed anche ai cittadini dell’area iblea. in fatto di accoglienza, inserimento nel mondo lavorativo dove il caporalato la fa ancora da padrone, inserimento nel mondo scolastico dei minori, soluzione del problema abitativo e remunerativo degli immigrati. Tutti i relatori sono stati enormemente competenti e chiarissimi nel descrivere il lavori del progetto che in verità ha dato risultati estremamente positivi tanto che il progetto è stato citato più volte come una delle soluzioni migliori a livello nazionale ed europeo per affrontare e risolvere il grande problema dell’immigrazione. Un progetto che ha dettato con estrema precisione le procedure da seguire a tutti i livelli e in tutte le geografie europee per venire incontro alla soluzione vera e degna di lode del grande problema che da diversi anni assilla l’Europa intera ed in particolar modo la nostra terra. Franco Portelli
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