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CANI E PROPRIETARI BUONI CITTADINI PER SCONFIGGERE IL RANDAGISMO
16 Lug 2013 19:57
Come in tutti i mutamenti della società, sempre più rapidi e tecnologici, anche quelli che coinvolgono l’uomo nel rapporto col cane sono disseminati di conflitti e di contrapposizioni. Nel pieno rispetto del paradigma Kuhniano il rivoluzionario approccio al rapporto cane-uomo incontra derisioni, ostilità e incomprensioni sociali, psicologiche e politiche. Ma il cambiamento è iniziato ed il tempo darà ragione alla nuova cultura della relazione cane-uomo basata sul bisogno e sulla richiesta pressante della società di integrazione del binomio cane-uomo nella polis.
La semplice passeggiata col cane per le vie della città può diventare occasione di litigi per la mancata raccolta delle deiezioni da parte del proprietario o perché permette al proprio cane di disseminare il marciapiede, le fiorierie, gli ingressi dei negozi di mille pipì. Ma può anche essere un momento di difficoltà o pericolo quando il cane si trascina dietro il proprietario tirando come un forsennato o saltando addosso ai passanti.
Nello stesso tempo il proprietario oggi vuole vivere la relazione col proprio cane anche in pubblico: al ristorante, nei locali pubblici o al mare come un compagno, un amico con cui condividere esperienze ed emozioni. Tuttavia il più delle volte non è in grado di mettere il proprio cane nelle migliori condizioni di affrontare con competenza le limitazioni sociali e spaziali imposte dalla convivenza cittadina e condominiale.
Per questo motivo il proprietario dovrebbe essere aiutato a conoscere, ad educare e ad istruire il proprio cane, per promuovere quelle caratteristiche di pro-socialità che lo renderebbero idoneo all’integrazione nella città.
Integrazione e pro-sociolaità sono i due elementi di base dell’approccio rivoluzionario alla relazione col cane, non più l’obsoleto approccio addestrativo che vuole un cane automa, passivo sottomesso al volere del padrone, basato sul modello dominante-sottomesso, bensì un approccio pedagogico ed istruttivo che consente di arricchire le dotazioni cognitve del cane mettendolo nelle condizioni di sapere scegliere quale comportamento più idoneo mettere in atto nelle diverse situazioni sociali e nei diversi ambienti.
Cani e proprietari buoni cittadini saranno allora esempio di buona cittadinanza, ma saranno soprattutto la strada maestra per sconfiggere definitivamente il randagismo.
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