È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CAMBIARE SE STESSI IN UN MONDO CHE CAMBIA
03 Set 2013 04:57
Sistemando la mia caotica libreria, mi è capitato fra le mani un piccolo libricino di qualche qualche anno fa “Chi ha spostato il mio formaggio” di Spencer Johnson.
All’interno una dedica “Con un più sinceri auguri di un lieto natale A.p.”. Natale 2001.
Mi sono riaffiorati ricordi dolci di quel lontano Natale, dove ancora la crisi e l’ipocrisia, e… qualche valore esisteva ancora; oggi tutto sembrano scene di un “brutto” un teatro del “buono” del “saggio” dell’esaltazione ossessiva di una fantomatica amicizia, dell’amore e di una grande sensibilità verso il prossimo (sic).
Ma si sa che in tempo di crisi ognuno tira per il suo. E’ legge naturale.
Nella prima pagina una poesia di AJ.
“la vita non un cammino
semplice e lineare
lungo il quale procedere
liberamente e senza intoppi,
ma piuttosto un intricato labirinto,
attraverso il quale dobbiamo trovare
la nostra strada, spesso smarriti e confusi
tralvolta imprigionati in un vicolo cieco.
Ma sempre, se abbiamo fede,
si aprirà una porta:
forse non quella che ci saremmo aspettati,
ma certamente quella che alla fine
si rivelerà la migliore per noi”.
Leggendola, rileggendola, l’ho trovata così profondamente adeguata in questo grande periodo di opportunismo, di aggressività verbale, di amarezze e arrivisti senza fine.
E ho continuato a leggere la prefazione.
“Chi ha spostato il mio formaggio” è una semplice parabola che rivela una profonda verità sul cambiamento.
Una storia divertente ed istruttiva su quattro personaggi che vivono in “Labirinto” e sono alla costante ricerca di un “Formaggio” che li nutra e li faccia vivere felici.
Il “Formaggio” è la metafora di quello che vorremmo avere dalla vita: un buon lavoro, un rapporto d’amore, soldi, salute, serenità d’animo. Il “Labirinto” è il luogo in cui cerchiamo quello che desideriamo: l ’azienda in cui lavoriamo, la famiglia, la comunità in cui viviamo.
Nella storia i personaggi si trovano a fronteggiare dei cambiamenti inattesi.
Alla fine uno di loro affronta il mutamento con successo e scrive sui muri del Labirinto che cosa ha imparato dalla sua esperienza. Dalle scritte si potrà scoprire come gestire il cambiamento per subire meno stress e avere più successo (o comunque lo si voglia definire) nel lavoro e nella vita.
Consiglio tale piccolo libricino scritto per tutte le età, la cui storia si legge in un’ora, ma il suo messaggio dura tutta la vita.
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