Cambia la normativa e cambia il destino per gli “sporcaccioni”. La giunta Monisteri: non abbandonate i rifiuti.

“Uomo avvisato mezzo salvato”. La giunta Monisteri non và dritta alle sanzioni. Anzi dialoga con la città e spiega ai suoi cittadini come lo smaltimento dei rifiuti da parte delle utenze domestiche e da quelle commerciali ed artigianali sia stato normato con restrizioni che lasciano poco spazio a chi si disfa dei rifiuti in maniera non regolamentare. E ciò a partire dallo scorso 10 ottobre. 

In vigore dallo scorso 10 ottobre la legge 137/2023. 

“Una legge che và a stabilire l’applicazione di un’ammenda penale e non più di una sanzione amministrativa nel caso di abbandono rifiuti compiuto da soggetti che non sono titolari di imprese o responsabili di Enti. In base a quanto stabilito dalla nuova normativa – spiega il sindaco, Maria Monisteri – chiunque abbandona i rifiuti, è punito con ammenda da 1.000 a 10.000 euro mentre in precedenza, la norma prevedeva una sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3.000 euro. La pena è aumentata sino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi. La disposizione si applica, fatta salva la disposizione che prevede l’arresto o l’ammenda fino a 26mila euro, per i titolari di imprese ed i responsabili di Enti che abbandonano rifiuti”. 

Normata anche la materia legata alla gestione delle zone rurali. Importante dopo gli incendi boschivi che hanno messo a dura prova il sistema rurale. 

“Tra le altre importanti novità previste dal provvedimento – aggiunge l’assessore all’Ecologia, Samuele Cannizzaro – c’è anche un’ulteriore stretta sugli incendi boschivi, con l’allargamento del campo di applicazione del reato alle ‘zone di interfaccia urbano-rurale’ e nuove pene accessorie, l’allargamento della confisca dei beni dei soggetti condannati a reati ambientali come il traffico illecito di rifiuti e di materiale radioattivo e la quantificazione degli aumenti di pena da applicare nel caso di inquinamento e di disastro ambientale”. 

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