CALCIO, IL SANTA CROCE RETROCEDE IN PROMOZIONE

Il Santa Croce retrocede mestamente nel campionato di Promozione, alla fine dello spareggio salvezza contro l’Enna, valevole come gara dei play out. A condannare i biancoazzurri è stata la lotteria dei rigori che ha premiato oltre misura la squadra ennese, la quale, nell’arco dei centoventi minuti di gioco, non ha mai scagliato una palla nello specchio della porta camarinense, pensando solo ad alzare barricate e a difendersi a denti stretti. L’avventura del Santa Croce nel massimo campionato regionale di Eccellenza, così, dura solo una stagione, ma sono tanti i rammarichi fra i camarinensi, soprattutto dopo la gara di domenica che li ha visti padroni del campo. Il Santa Croce, infatti, davanti al proprio pubblico (allo stadio erano presenti circa cinquecento spettatori), ha avuto il demerito di non sfruttare le tante occasioni da rete create durante la partita. La cronaca della gara inizia con l’aggressione al presidente camarinense Marco Agnello da parte di alcuni pseudo tifosi dell’Enna, nell’intento di sfondare i cancelli prima dell’incontro, che gli provocavano una ferita lacero contusa alla testa. La gara vede i camarinensi in attacco dal primo minuto di gioco, con gli ennesi rinunciatari e dediti alla difesa, con un super Saia sugli scudi.

È, infatti, il portiere ospite il salvatore della patria dell’Enna, il quale con le sue parate riesce a salvare il salvabile e in altre occasioni si esalta, evitando ai suoi compagni una goleada che per quello visto in campo sembrava il finale più giusto. Così le tante occasioni per i biancoazzurri venivano vanificate dalla bravura dell’estremo difensore ospite che era anche fortunato quando nel secondo tempo supplementare, un bolide di Castro si stampava sulla traversa. Quindi si arrivava ai rigori e la conclusione di essi decretava la retrocessione dei camarinensi e la salvezza dell’Enna. “In tanti anni che sono nel mondo del calcio, non mi era mai capitato di retrocedere dopo una gara dominata dal primo all’ultimo minuto – dice il ds camarinense Franco Pluchino –. Siamo stati colpevoli di non aver sfruttato la miriade di occasioni create e siamo stati puniti ingiustamente. Mi spiace per i tanti tifosi accorsi allo stadio, ma soprattutto per il presidente Marco Agnello, il quale è una persona speciale che ha speso tanto per questa società. La mia speranza è quella che egli non molli e che continui a guidare il Santa Croce, possibilmente nel campionato di Eccellenza, perché ci potrebbero essere buone probabilità di ripescaggio.

 

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